MAZARA, IL CASO MARINO, I COMUNISTI ED I FASCISTI. E LA STORIA DEL CONSIGLIERE CHE DICE CHE…

24 Giugno 2021

La nota della sezione Anpi di Trapani comincia così: “Se qualcuno vuole la riprova  della presenza di neofascisti, residui e nostalgici del tempo che fu, vada a risentirsi l’incredibile intervento di tal consigliere comunale,  purtroppo, Pietro Marino di Mazara del Vallo. Lasciamo perdere la ridicola affermazione dei comunisti che mangiano bambini, buona solo per i cabaret di infimo ordine, ci preoccupa la frase finale del suo cosiddetto intervento in consiglio comunale: <<Quando ci saremo noi, vi spazzeremo>>, che ricorda un passato ventennio”. Marino è andato su tutte le furie per un regolamento. Nuove “norme” per la toponomastica cittadina utili a “cancellare” qualche via dedicata a fascisti e dintorni. Il consigliere l’ha presa male perché ha considerato il regolamento una mossa comunista, di quelli appunto che mangiano i bambini e che, come ha detto “non sono meglio dei fascisti”. Al rimbrotto bonario del presidente Vito Gancitano non è tornato sui suoi passi ma rincarato la dose, perché i comunisti, per Marino, quelli che mangiano i bambini ci sono eccome, basta guardare alla Russia al “zarrismo”, ha aggiunto. Ma pure a “Cin Cin Ping”, che inizialmente cinese e poi stato derubricato a nord coreano. Il consigliere ha voluto denunciare la mossa comunista. In sintesi, il “regolamento” per intitolare le strade di Mazara ai comunisti togliendo i fascisti. Ma per Marino le ideologie si rispettano tutte. La presidente dell’Assemblea provinciale del Pd Valentina Villabuona ha voluto ricordare al consigliere Marino che “il fascismo è un crimine non una ideologia”. Ha poi fatto sapere di avere aderito convintamente “alla petizione per togliere i nomi dei fascisti dalle strade di Mazara del Vallo, perché il fascismo è un crimine. Le parole di Marino del Movimento Via oltre che grottesche sono gravi e pericolose. Volendo passare avanti sul fatto che i comunisti mangiano i bambini, sentite dire in un’aula consiliare: “quando ci saremo noi, fascisti?,  vi spazzeremo via è raccapricciante”. VIA ha preso le distanze dal suo consigliere definendo l’intervento infelice. Ed ha poi ricordato che il Movimento “è per il rispetto di tutti gli avversari politici nella civile, quanto mai democratica, dialettica. Allo stesso tempo, seppure non ci sia riuscito il consigliere in questione, siamo certi che il suo intervento  voleva esortare al rispetto di chi la pensa in maniera diversa senza etichette alcuna. Per fortuna i tempi del comunismo, così come quelli del fascismo, sono raccontati dai libri di storia di cui noi tutti dovremmo averne avuto lettura e studio”. Ed infine una conclusione sarcastica: “Il colorito linguaggio, che non si addice all’aula, ha suscitato delle risate e a tale deve essere confinato quel tipo di intervento”. La polemica è in corso e le dichiarazioni contro Marino si stanno sommando una all’altra. Ma c’è un particolare che sembra davvero un paradosso. Anzi, è un paradosso. Marino non è il para “fascista” che le dichiarazioni dipingono in queste ore. E’ stato fino a poco tempo fa, presidente comunale del Partito Socialista della città di Mazara del Vallo. Si parla di lui e della sua elezione al vertice del Psi cittadino in un articolo sulla pagina on line della storica testata “Avanti”. E’ l’11 aprile del 2016 e si dà conto del congresso comunale del partito che ha portato all’elezione di Marino alla presidenza. Che nel 2019 si è candidato nella lista “Futuristi” in quota al Psi. Nell’ottobre dello stesso anno il partito annunciava la presenza ufficiale dei socialisti in aula non soltanto con Marino ma anche con la consigliera Enza Chirco. E qui potrebbero irrompere i corsi e ricorsi storici. Meglio però accompagnarli con l’ironia. Mussolini prima di fondare i Fasci ed il fascismo era socialista. Ai posteri ‘l’ardua sentenza.

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