La disfida di Fontanelle! Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida ed il presidente dell’Istituto Autonomo Case Popolari a singolar tenzone. Tra i due, il degrado del quartiere. Dopo il quotidiano sopralluogo il primo cittadino ha preso carta e penna – è ormai un eufemismo, ora si usano le email – per dichiarare quanto segue: “Ho ascoltato i cittadini, con i quali mi scuso per lo stato del quartiere che però non dipende solo da noi. Le aree di proprietà Iacp sono disastrate, motivo per cui la città di Trapani è pronta a farsene carico laddove l’Istituto non fosse in grado di gestirle. Nel frattempo, ho disposto comunque la bonifica integrale della zona oltre ad una serie di interventi per renderla più vivibile. Al già effettuato ripristino del manto stradale, seguiranno potature, scerbatura ed un attento controllo dell’impianto di pubblica illuminazione. Sulla raccolta dei rifiuti potrebbe essere utile un approfondito confronto con i residenti”. Ma il presidente non ci sta. E come canta Guccini nella sua “Cirano”, fa sapere: “All’amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco
Io non perdono, non perdono e tocco!”. E tocca. Prima duro: “Se il sindaco di Trapani si dichiara pronto a sostituirsi nei compiti che istituzionalmente spettano allo IACP, in quanto, a suo dire, l’istituto si renderebbe omissivo nei confronti dei cittadini dei quartieri, altrettanto farò io, dichiarandomi pronto, per lo stesso principio di <<diritto>>, a sostituirmi al sindaco per tutte le omissioni del Comune di Trapani nei confronti della popolazione residente nei rioni popolari, a proposito di assegnazione alloggi, cambi alloggio, o ancora di rete fognante intasata… Scontrino tocca ancora ma senza affondare il colpo: “Ovviamente è una boutade la mia, così come considero quella del sindaco, perché ritengo che ambedue siamo animati da un preciso rispetto delle norme”. L’avvocato va oltre e si spinge ad un surrogato evangelico: “In verità le pagliuzze che vengono addebitate allo Iacp fanno parte di una ben più consistente trave, dal momento che tutti i disservizi lamentati sono di competenza comunale. In ogni caso ritengo che i tempi dello scaricabarile siano definitivamente tramontati, credendo che siano invece le sinergie ad essere necessarie, anche quando ci si lascia prendere la mano puntando magari a futuri impegni elettorali”. Scontrino è però pronto a chiuderla lì, non porge l’altra guancia ma tende la mano, anche in virtù di un recente passato virtuoso: “Proprio recenti interventi progettuali hanno segnato l’avvio di una seria e buon collaborazione tra Iacp e Comune di Trapani, creando un patrimonio di risorse professionali, un bacino di esperienze che va salvaguardato e non mandato all’aria con improvvise impennate d’ingegno. Pertanto l’Istituto continuerà nella sua opera di gestione, valorizzando le sinergie e giammai il muro contro muro. Ringraziando per l’interlocuzione e dichiarandosi disponibile a collaborare in modo leale, e non raccogliendo ulteriori spunti di confronto polemico che non appartengono allo stile dell’Istituto in tutte le sue espressioni”.