PARCO EOLICO OFF SHORE, I SINDACI TRAPANESI DICONO NO. LE OSSERVAZIONI DEL COMUNE DI TRAPANI

20 Aprile 2021

Da “Renexia spa” a “Med Wind Italia srl”. Cambia poco. La sostanza è che i Comuni della provincia di Trapani hanno ribadito e formalizzato il loro no secco alla realizzazione di Parco eolico off shore al largo delle Isole Egadi. Una mega struttura fatta di pali in mezzo al mare che intende produrre energia pulita. Da produrre in Sicilia ma da trasferire altrove, in Campania, in particolare. La concessione demaniale marittima è ancora in discussione, ma il percorso burocratico e tecnico del progetto ora dovrà tenere conto delle osservazioni negative che sono state formulate e sintetizzate dal Comune capoluogo. Osservazioni che sono state condivise dagli altri sindaci. La voce è unica ed unitaria e va al sodo: “Pur nella consapevolezza dell’importanza di progetti e dei benefici derivanti, in generale, dallo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile e di quelli che potenzialmente tali progettualità potrebbero apportare al sistema Paese, oltre che alle realtà locali coinvolte…”, il parere resta negativo. Il confronto costo – benefici, in tutti gli ambiti e settori è perdente per i territori che hanno dunque chiesto di fermare tutto. Soprattutto in attesa della valutazione d’incidenza ambientale, la cosiddetta Via. Questi, in particolare, i nove punti critici rilevati dal Comune capoluogo e posti all’attenzione della Capitaneria di Porto. E’ stato posto il problema dell’interazione con l’avifauna stanziale e migratoria; l’impatto socio economico sul comparto della pesca e della sua filiera. Sono stati poi sottolineati i disturbi elettromagnetici e poste osservazioni sull’impatto visivo ed acustico del Parco off shore. Un’altra questione aperta quella delle interazioni con il traffico dei mezzi navali e l’impatto cumulativo. A rischio le correnti marine che potrebbero cambiare, così come la morfologia dei fondali. Ed infine, ultimo ma non ultimo, il Comune ha aperto una sorta di fronte culturale per i “potenziali impatti sui reperti archeologici presenti nell’area”.

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