Il Comitato per la fusione dei Comuni di Trapani ed Erice prova a dire la sua sulle smentite degli Ordini professionali. In un documento si legge che prende atto dei comunicati stampa dell’Ordine degli Ingegneri e dei Medici a firma dei rispettivi presidenti e dà notizia di una nota inviata agli stessi presidenti per fare chiarezza: “Si ritiene opportuno significare che, al di là delle più o meno condivisibili accezioni che si vogliano dare, rispettivamente, ai termini collaborazione ed adesione, che questo Comitato, avendo sin dalla sua costituzione, puntato alla sostanza del suo progetto, non ha difficoltà ad accogliere le puntualizzazioni, tornando a ringraziare gli stessi Ordini per la collaborazione già formalmente esplicitata. Pertanto, si auspica che il banale malinteso verificatosi non possa incrinare il fattivo rapporto di collaborazione già avviato. La questione va dunque superata ma rimane comunque ancorata ad un approfondimento concettuale. In soccorso può sicuramente giungere la Treccani. Significato di adesione: “Accettazione, accoglimento, consenso dato a qualcosa, anche mediante una partecipazione attiva”. Significato di partecipazione: “Il fatto di prendere parte ad una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando effettivo contributo al compiersi dell’attività stessa”. Il nodo rimane interpretativo. Il Comitato, nel concludere il suo chiarimento, e per mettere una pezza definitiva sul caso aggiunge nella sua nota che: “Pur comprendendo la cautela dei due Presidenti degli Ordini si puntualizza, tuttavia, che il Comitato spontaneamente costituitosi tra cittadini, ribadisce la sua indipendenza ed autonomia, intendendo limitare e mettere in campo la sua azione solo dal punto di vista sociale in relazione all’annosa questione dei confini fra Trapani ed Erice. Situazione che colpevolmente è stata trascurata fino ad incancrenire un problema che poteva essere risolto da anni”. Come dire – ad interpretazione -, cari Presidenti Vito Ignazio Barraco (Medici) e Giovanni Indelicato (Ingegneri) Giovanni Indelicato, non preoccupatevi, noi non facciamo politica.