ORLANDO (ANCI SICILIA): “NON POSSIAMO RIMANERE FUORI DAI GIOCHI SUL RECOVERY PLAN”

25 Marzo 2021

Leoluca Orlando insiste. Più passano i giorni, senza un risultato concreto, e più il suo allarme aumenta. In soldoni: il presidente dell’ANCI Sicilia pone il problema dell’utilizzo dei fondi europei per la ripresa. L’Isola – ma anche buona parte del Sud – rischia di rimanere fuori dai giochi. La Sicilia perché potrebbe essere ostacolata dal suo stesso Statuto speciale. Ma anche perché la programmazione è sicuramente indietro. E soprattutto perché i territori continuano ad essere in grandi assenti nel dibattito sul sistema di gestione dei fondi. Orlando non perde una sola occasione per ribadire il concetto e per chiamare a raccolta le forze dei territori. Oggi in videoconferenza, sul tema “Programmazione 2021-2027 e Recovery Plan: le opportunità per il Sud”, organizzato dall’ANCI siciliana è tornato ad alzare l’asticella del confronto: “L’incontro di oggi mette in risalto un percorso complesso che da più prospettive evidenzia l’annosa arretratezza delle regioni del Sud e per cui ho sollecitato al presidente Draghi, poco dopo il suo insediamento, un incontro urgente sulla specifica situazione siciliana”. Orlando ha poi aggiunto: “Oggi l’Europa, con il nuovo ciclo di programmazione 2021-2027 – Next Generation EU – ricorda l’esigenza di superare le diseguaglianze e di garantire il diritto alla salute e  il Sud rappresenta un enorme bacino di risorse culturali, umane e naturali che chiede di diventare una grande opportunità per l’intera nazione”. Da qui l’avvertenza del presidente: “Perché ciò sia possibile è necessario un processo riformatore che consenta alle amministrazioni comunali di poter utilizzare competenze, risorse e procedure adeguate alla grande sfida europea ed evitare che il Recovery Plan confermi ed aumenti il divario tra i territori e le diseguaglianze sul versante di diritti e servizi tra cittadini italiani”. Orlando ha anche messo sul tavolo alcune direttrici di marcia: “Ritengo sia di fondamentale importanza predisporre ed avviare progetti per l’alta velocità tra Palermo e Messina e tra Reggio Calabria e Roma. Incentivare questi progetti significherebbe rilanciare l’economia delle regioni interessate”. Il presidente ha infine messo sul tavolo di discussione due proposte operative: “Ho chiesto, infine che sia consentito ai consigli comunali di utilizzare una parte delle quote accantonate sul Fondo crediti di dubbia esigibilità per garantire i livelli essenziali di prestazione e ho anche abbozzato la norma che consentirebbe di inserire il pagamento della Tari nella bolletta elettrica”. All’incontro organizzato dall’ANCI Sicilia ha partecipato anche l’assessore alle Politiche Comunitarie e programmi di sviluppo territoriale del Comune di Trapani Andreana Patti.

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