Se il Presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore all’Identità siciliana Alberto Samonà vengono considerati fuori concorso – perché persone informate, prioritariamente, sui fatti, in quanto partecipanti all’evento – per il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida e per l’assessore alla Cultura Rosalia D’Alì si tratta soltanto di un buon piazzamento ma fuori dalla zona medaglie. Se invece Musumeci e Samonà vengono considerati fuori concorso, primo cittadino ed assessora possono ottenere la terza posizione e quindi, sportivamente parlando, la medaglia di bronzo. Sì perché da ieri pomeriggio è scattata la gara sulla Colombaia. Corsa per attribuirsi il merito di aver lavorato e raggiunto l’obiettivo d’inserirla tra i progetti del Ministero della Cultura che, a sua volta, ha lavorato e raggiunto l’obiettivo di stilare una lista di progetti da proporre al Ministero dell’Economia, quello più vicino e più a contatto diretto con il fatidico Recovery Fund. Tornando alla corsa, il primo a piazzarsi dietro Musumeci e Samonà è stato il senatore del Movimento Cinque Stelle Vincenzo Maurizio Santangelo che così parlò: “Tra le grandi opere di recupero culturale che saranno finanziate con i fondi del Recovery Plan ci sarà anche la Colombaia di Trapani”. Aggiungendo: “Abbiamo sempre sottolineato l’importanza di questi fondi che grazie al lavoro del precedente Governo e dell’ex Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, siamo riusciti ad ottenere dall’Europa. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in questi giorni all’esame del Parlamento, prevede uno stanziamento complessivo di 223 miliardi di euro che potranno essere utilizzati per il rilancio del nostro Paese e del Mezzogiorno, anche tramite il recupero di opere come la Colombaia di Trapani e in generale del nostro patrimonio culturale e per la promozione del turismo, per i quali al momento sono stati previsti 8 miliardi di euro”. Nota a margine: la corsa è quella dei comunicati ufficiali. Altra cosa, anche se la differenza si nota sempre meno ed è un guaio per tutti e per la democrazia in particolare, sono i post sui social. Tutto ciò premesso e ritornando alla corsa, subito dopo si è piazzata la Lega, con tutto lo stato maggiore regionale e provinciale in pompa magna. Prima il segretario regionale Nino Minardo: “L’inserimento della Colombaia di Trapani tra le grandi opere di recupero culturale per il Sud tra le proposte inviate dal Ministero della Cultura al Mef relativamente al Recovery è una grande notizia per la nostra Isola; grazie al lavoro di sinergia tra il Mic e l’assessorato Regionale ai Beni Culturali che, facendosi trovare pronto con il progetto di recupero per uno dei simboli della Sicilia Occidentale, centra l’obiettivo dell’utilizzo dei Fondi Pnrr , occasione unica ed opportunità di rilancio per la cultura ed il turismo siciliano”. Parafrasando il detto del gioco di carte, “piatto ricco mi ci ficco”, l’assessore leghista Samonà ne approfitta per un altro giro: “La decisione del Ministero della Cultura, grazie al Sottosegretario Lucia Borgonzoni, di inserire il recupero del Castello della Colombaia di Trapani nell’elenco dei grandi progetti da finanziare con il Recovery Plan, come proposto dal Governo regionale, è una notizia importantissima”. A chiudere il pacchetto Lega la commissaria provinciale Marico Hopps: “Ecco come lavora la Lega ed ecco come la città di Trapani, capoluogo di una provincia spesso dimenticato, verrà inserita nel Pnrr con uno dei sui simboli più antichi e conosciuti: la Colombaia, che aspetta ormai da troppo tempo, rientra così tra le opere che centrano l’obiettivo di potenziamento del piano strategico degli attrattori turistico – culturali fornendo non solo alla città, ma anche alla provincia e alla Sicilia Occidentale l’opportunità di un ulteriore strumento per il rilancio. Dai territori le richieste e dai nostri rappresentanti le risposte. Questa è la Lega di Matteo Salvini”. Un po’ di sana e buona propaganda non fa mai male. In attesa di sapere se entreranno o meno in zona medaglie, gli ultimi arrivati: il sindaco Tranchida e l’assessore D’Alì, che hanno dichiarato quanto segue: “Che il recupero della Colombaia sia stato inserito tra i progetti trasmessi al Ministero dell’Economia per essere finanziati nell’ambito del Recovery Found, è una notizia importantissima per la Città di Trapani. Sin dal nostro insediamento abbiamo lavorato per la valorizzazione del tratto costiero compreso tra il Lazzaretto e la Torre di Ligny avviando diverse interlocuzioni con gli enti coinvolti. Riscontriamo quindi molto favorevolmente la volontà del Governo Regionale – e di quello nazionale che finanzia – di aver proposto proprio il progetto della Colombaia quale iniziativa strategica per il rilancio turistico culturale del territorio. La Colombaia è un monumento simbolo della città che versa in stato di abbandono ormai da troppo tempo. Rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare con la Regione nel percorso di recupero e nella gestione del bene che auspichiamo sia sempre aperto alla pubblica fruizione della cittadinanza”. Non finisce qui. Questo il seguito dei due: “Ringraziamo l’assessore Alberto Samonà di aver accolto le nostre istanze. Nel corso dell’incontro avuto proprio qualche mese fa avevamo posto come priorità dell’agenda politica di questa amministrazione, il recupero e la valorizzazione della Colombaia che rappresenta la storia e l’identità della nostra città. Siamo disponibili ad avviare un’azione di raccordo e di collaborazione per il recupero dell’intera zona costiera in cui gravitano anche il Lazzaretto e la Torre di Ligny di proprietà del Comune”. L’incontro richiamato da Tranchida e D’Alì si è svolto lo scorso 6 dicembre. E nella nota ufficiale del Comune si poteva leggere che, tra le proposte dell’amministrazione c’era pure la richiesta di concessione della Colombaia: “Luogo simbolo della città versa in condizioni critiche e necessita di urgente intervento di recupero e valorizzazione; dal momento che non è andata a buon fine la procedura di gara per l’affidamento a soggetti privati, la città di Trapani, che nelle scorse settimane aveva già formalmente chiesto l’affido dello storico immobile, ha ribadito la disponibilità a gestire il bene in autonomia. Al riguardo l’assessore regionale si è riservato di approfondire la questione”. Un approfondimento troppo lungo per i tempi dell’amministrazione Tranchida che lo scorso 5 gennaio scriveva, con nota ufficiale, all’assessore per reiterare la richiesta di concessione e sottolineava, tra le altre cose, che la precedente disponibilità a gestire il sito non aveva ancora ricevuto risposta. Nessuna polemica, ma una precisazione ben “precisa”. Ma da qui al ringraziamento chiaro, netto, inequivocabile, il passo è stato tutto sommato, temporalmente breve. Dalla “reitera” al grazie per “avere accolto le nostre istanze”, – quindi anche quella della concessione? – il passo è stato breve. E come si dice nelle favole: tutti vissero felici e contenti. La politica del Terzo Millennio si fa così. Il problema serio è però un altro. Quello dell’utilizzo delle istituzioni. Che dovrebbero sopravvivere ai partiti, alle contingenze del momento, agli amministratori pro tempore. Dovrebbero sopravvivere…Il condizionale è d’obbligo!
TRAPANI, LA COLOMBAIA E LA CORSA PER IL PODIO MEDIATICO. MEDAGLIERE ANCORA IN DISCUSSIONE
24 Marzo 2021
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