TRAPANI, IL PROGETTO PER CAPPUCCINELLI, L’ORSO E LA PELLE DELL’ORSO

13 Marzo 2021

Per evitare di vendere la pelle dell’orso prima di averlo catturato è necessario fare il punto sulla nuova ipotesi di rilancio del Rione Cappuccinelli del Comune di Trapani. La pelle dell’orso, senza l’orso, è da qualche ora in vendita sui social. L’iniziativa è dell’amministrazione Tranchida, ma non è tuttavia Palazzo d’Alì ad occuparsi, in questo momento, del pellame. Tutt’altro. La delibera in questione è stata pubblicata nell’albo pretorio e la comunicazione istituzionale è finora rimasta nei canoni. Andiamo al dunque. L’orso si chiama “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’Abitare”. La pelle ha un valore massimo di 15 milioni di euro. Tra chi può ambire a catturare l’orso ci sono i capoluoghi di provincia e di conseguenza il Comune di Trapani ha deciso di partecipare al bando. Al momento siamo nella cosiddetta Fase 1. C’era e c’è da presentare un progetto preliminare, da indicare il responsabile del procedimento – è stata scelta la dirigente comunale Vincenza Canale – e da definire tutta la documentazione. La filosofia del Programma è quella del recupero delle aree degradate e punta anche al coinvolgimento di enti pubblici e privati solidali e sostenitori degli interventi di rilancio. Se si parla di Cappuccinelli, si parla dell’Istituto Autonomo Case Popolari, perché lì ci sono le sue “case”. Ed infatti perno del progetto è il protocollo d’intesa tra Comune e Iacp e nella suddivisione dei compiti è l’Istituto ad avere definito il progetto di fattibilità. Nel protocollo d’intesa tra Comune e Iacp c’è, per così dire, un atto di grande onestà intellettuale, perché, nella sostanza si fa presente che l’attuale progettazione per partecipare al bando rimanda ad un lavoro già svolto ed in particolare al Contratto di Quartiere del 2004. Non a caso i suoi progettisti sono stati chiamati in causa come memoria storica e come valore aggiunto per produrre il nuovo progetto in linea con le richieste del Programma nazionale. Il Comune, oltre al protocollo d’intesa con lo Iacp, ha sottoscritto quelli con gli enti pubblici e privati che hanno deciso di partecipare all’iniziativa, dopo avere risposto all’avviso con relativa manifestazione d’interesse. Gli enti che hanno passato il vaglio sono 14: Associazione di Canti e Danze Popolari “Coro Città di Trapani”, Pubblica Assistenza Alfa, Istituto comprensivo Giangiacomo Ciaccio Montalto, Associazione di Promozione Sociale “Don Bosco con i Giovani”, Associazione Solidalmente, Associazione culturale “Coltivatori di Bellezze”, Associazione di Promozione Sociale “Erythros”, Aics, Associazione di Volontariato “Azione X”, Associazione di Promozione Sociale “Al Plurale”, Associazione “Ermes onlus”, Associazione Sportiva dilettantistica “PGS Etoile”, Polisportive Giovanili Salesiane Comitato provinciale di Trapani, Parrocchia di San Giovanni. Nell’elenco dei protocolli d’intesa anche quello con una società privata che ha preso in considerazione l’avviso del Comune. Si tratta della “MA.CE.TRA spa” (Manufatti Cementizi Trapanesi” che ha come suo legale rappresentante l’ex deputato regionale di Forza Italia Giuseppe Maurici. Lo stato dell’arte è questo. Il progetto preliminare con relativi allegati, schede e quant’altro, sarà inviato a Roma per essere valutato e nel caso finanziato. Sarà esaminato da una commissione istituita al Ministero delle Infrastrutture. Coinvolti anche i Ministeri dell’Economia e dei Beni Culturali. Il decreto interministeriale, motore del Piano, è del settembre dell’anno scorso. Con il via libera al progetto preliminare è soltanto iniziata la caccia all’orso.

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