Cinque milioni di euro. In particolare: 2 immobili, 37 mezzi d’opera ed un compendio aziendale. Erano nele mani di Fabrizio Quinci. Ora sono sotto sequestro e confisca dopo un provvedimento emesso dal Tribunale sezione Misure di Prevenzione su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo. Si tratta di un ulteriore tassello dell’operazione “Visir” del 2017 che consentì alle forze dell’ordine ed alla Magistratura di entrare nel cuore della mafia marsalese e mazarese legata al boss Vito Vincenzo Rallo, a sua volta fedelissimo del latitante Matteo Messina Denaro. Quinci, condannato, nell’aprile dell’anno scorso, a 12 anni di carcere, è stato considerato dagli investigatori e poi dalla sentenza un “imprenditore mafioso”, perché ha messo a disposizione delle cosche le sue imprese permettendo alla mafia d’infiltrarsi nei settori dell’edilizia e del calcestruzzo. Quinci ha anche partecipato a riunioni per la spartizione dei lavori. Il processo scaturito dall’operazione “Visir” ha finora portato a 173 anni di carcere inflitti a 14 imputati. Il sequestro e la confisca dei beni sono stati eseguiti dai Carabinieri del ROS e del Comando provinciale di Trapani.
SEQUESTRO E CONFISCA DI BENI ALL’IMPRENDITORE FABRIZIO QUINCI. ROS E COMANDO PROVINCIALE IN AZIONE
25 Gennaio 2021
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