I fatti: “Da quanto a nostra conoscenza, e senza voler entrare nel merito della vicenda penale, sappiamo che l’avvocato Zaccarini ha informato il sindaco di Trapani dell’insussistenza di ragioni di incompatibilità con l’incarico assunto nell’operazione Ruina; comunicazione che ha ricevuto anche la conferma da parte del Collegio Sindacale dell’Azienda e dall’Organo di Vigilanza anticorruzione e trasparenza. Ciononostante, il sindaco di Trapani ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione dell’ATM, ma non ha riconfermato l’avvocato Zaccarini perché aveva assunto la difesa di un indagato”. La Camera Penale di Trapani si schiera e non ha dubbi sulla vicenda ATM e sulla nomina del nuovo Consiglio d’amministrazione della società partecipata del Comune. Massimo Zaccarini ne faceva parte. Ma non è stato riconfermato nel nuovo vertice perché il primo cittadino Giacomo Tranchida ha rilevato dei motivi di opportunità, legati alla decisione del legale di assistere uno degli indagati dell’operazione antimafia “Ruina” ed in particolare l’ex direttore generale, ed ex presidente Giuseppe Barone. Il direttivo va giù duro: “La Camera Penale di Trapani, da sempre impegnata nella difesa dei principi del diritto penale liberale, esprime piena solidarietà in difesa del
collega. La nostra idea sul ruolo del difensore non può essere macchiata ed umiliata da scelte politiche, espressione di un senso comune, diffuso e soffocante, che non ci appartiene”. Ed ancora: “Non possiamo tollerare la continua identificazione tra il difensore e la semplice indagine che riguarda l’assistito e, peggio, l’insinuazione di complicità con l’assistito. Non è tollerabile che si identifichi l’avvocato con l’assistito e quest’ultimo – che è presunto innocente di un fatto che il processo, e solo il processo, accerterà – con il crimine. E dunque non è tollerabile che, per transitività, si identifichi l’avvocato con il crimine: il
complice”. Il direttivo conclude appellandosi alla Costituzione: “La Camera Penale di Trapani non sta a guardare e non ha paura del senso comune; preferisce stare dalla parte del buon senso e di chi
ancora crede nei valori costituzionali della difesa”. Il direttivo della Camera Penale di Trapani è composto dagli avvocati Marco Siragusa, Agatino Scaringi, Sebastiano Dara, Giovanni Liotti e Laura Marchingiglio.
TRAPANI, CAMERA PENALE: “SOLIDARIETA’ AL COLLEGA ZACCARINI”. SI APRE IL CASO ATM
23 Gennaio 2021
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