L’opposizione picchia duro sull’ATM e chiede un consiglio straordinario ed urgente sulla gestione della partecipata del Comune. Nella richiesta ci sono le firme dei consiglieri Giuseppe Lipari, Silvio Mangano, Anna Garuccio, Francesca Trapani, Gaspare Gianformaggio, Chiara Cavallino e Claudia La Barbera. La nota inviata alla presidenza del consiglio è quanto mai circostanziata nelle richieste di chiarimento. Ecco i punti: “Relazione politico-amministrativa del sindaco o assessore al ramo sulla società partecipata ATM, in riferimento alla composizione del Cda, alla cessione delle quote e ad alle vicende che ne sono derivate”. In particolare, i consiglieri d’opposizione intendono approfondire alcuni aspetti: “Perché sono stati nominati due rappresentati dei Comuni a febbraio 2020 senza che vi era stato alcun ingresso azionario nella partecipata ATM spa”. Si tratta della proposta che il Comune di Trapani ha fatto a quelli limitrofi o comunque interessati ad una gestione comune del trasporto pubblico locale. Il confronto era con Erice, Paceco e Favignana. Le questioni aperte dall’opposizione continuano così: “Perché la nomina è avvenuta senza che il sindaco avesse provveduto al preventivo estimo delle azioni della partecipata ATM spa; perché per la partecipata Trapani Servizi spa è stato seguito un iter amministrativo completamente diverso dalla prassi seguita per l’altra società per azioni ATM; perché due soggetti autonomamente dimissionari dal Cda di ATM spa, già indicati in quota a Comuni mai entrati nell’assetto societario, si trovano oggi a fare parte del Cda atm in quota alla maggioranza che sostiene l’amministrazione; perché vengono premiati con incarico di natura fiduciaria due soggetti che, per le loro valutazioni negative degli atti di nomina per il direttore generale, sono stati causa dell’ invio alla procura della repubblica, per fumus di reati non resi noti al civico consesso”. Ed ancora: “Spieghi il sindaco se, invece, gli atti alla procura sono stati mandati perché è presumibilmente avvenuto l’insediamento irregolare del direttore generale, e pertanto il concorso non poteva essere espletato ab inizio o non poteva definito; in quest’ultimo caso eventuale, spieghi sempre il sindaco, i motivi che non gli hanno consentito di intervenire nel procedimento concorsuale, pur avendone il potere per impedire irregolarità, stante che rappresenta legalmente l’intero pacchetto azionario”. La nota dell’opposizione continua ponendo altri punti che dovrebbero far parte del confronto consiliare: “Perché, pur essendo evidente il contrasto in Cda a seguito della vicenda legata al direttore generale, a settembre 2020 ha confermato in toto il Cda limitandosi alla sola sostituzione del presidente. Spieghi pure il sindaco perché il presidente del Cda (ingegnere Di Giovanni) definito improvvidamente di “garanzia” è stato sostituito dopo appena tre mesi dalla sua nomina e senza alcuna motivazione esplicita”. Il fuoco di fila continua: “Perché è stata sostituita la dr.ssa anna rita carpinteri alla quale nulla è stato formalmente contestato; perché è stato sostituito l’ avvocato Carlo Massimo Zaccarini al quale nulla è stato contestato, oltre al fatto, professionalmente lecito, di avere assunto la difesa del dottor Barone, già presidente di ATM, nominato sempre fiduciariamente proprio da questo sindaco”. Ed ancora: “Spieghi pure il sindaco perché è “inopportuno per l’amministrazione” l’esercizio della professione forense, anche in presenza di parere favorevole degli organi di controllo della partecipata, i quali a precisa richiesta non hanno rilevato alcuna incompatibilità del professionista con l’incarico di componente del Cda; spieghi il sindaco perché invece non ha mai ritenuto inopportuna la delega alle partecipate dell’assessore La Porta, pur essendo evidente il potenziale conflitto di interessi per l’esercizio delle attività sindacali che lo hanno, negli anni, interessato direttamente nella tutela dei suoi iscritti, che sono anche dipendenti di ATM spa”. Ed infine: “Riferisca il sindaco circa l’esito dei controlli disposti a seguito dei provvedimenti giudiziari che hanno coinvolto ex componenti dell’organo amministrativo e di gestione (il dottor Barone) e se, dagli stessi, siano emerse circostanze che meritano la valutazione ed il controllo di questo consiglio comunale e riferisca il sindaco in merito all’impossibilità di insediare il nuovo Cda a causa della non sussistenza dei requisiti in capo al signor Giovanni Cangemi richiesti per potere espletare il suo ruolo di componente del Cda”. L’opposizione ha anche chiesto la partecipazione degli attuali componenti e degli ex componenti del consiglio d’amministrazione dell’ATM.