SALEMI, SINDACO VENUTI: “SERVE UNA NUOVA GESTIONE DELL’ATO IDRICO PROVINCIALE”

29 Dicembre 2020

Anche il Comune di Salemi canta vittoria. “La Regione Siciliana, nelle sue varie articolazioni, dovrà farsi carico del problema della gestione del servizio idrico nei Comuni in cui operava l’Eas”. La nota dell’amministrazione comunale traccia il percorso seguito nel tempo: “La sentenza accoglie il ricorso presentato dal Comune di Salemi contro i provvedimenti adottati dall’assessorato all’Energia e dal commissario ad acta designato dall’amministrazione regionale Francesco Riela, che imponevano al Comune la presa in carico della rete acquedotti in vista della definitiva liquidazione dell’Ente Acquedotti Siciliani. Il Tar, che già nel dicembre del 2018 aveva concesso la sospensiva dei provvedimenti, ha ritenuto fondato il ricorso presentato dal Comune, rappresentato dal legale Valeria Ciaravino, stabilendo che <<le reti e gli impianti non possono essere trasferiti agli enti locali>>. Soddisfatto il sindaco Domenico Venuti: “Accogliamo questa sentenza senza nessuno spirito di rivalsa ma come un punto di partenza verso un ragionamento che, come abbiamo sempre sostenuto, deve essere corale e paritetico. I Comuni non possono subire la presa in carico della rete acquedotti senza avere certezze sotto il profilo della sostenibilità economica dell’operazione e degli investimenti che la Regione deve fare per renderla efficiente. Il rischio era quello di mettere Ko i bilanci, a discapito dei cittadini e questo non potevamo permetterlo”. La sentenza del Tar ha fatto riferimento al pronunciamento della Corte Costituzionale, che nel novembre scorso aveva dichiarato l’illegittimità di un articolo della legge di stabilità regionale del 2017 con cui i Comuni venivano costretti a subentrare all’Eas nella gestione del servizio idrico prendendo in consegna le reti e gli impianti”. Ma la questione rimane comunque aperta e Venuti è pronto a dare il suo contributo: “Chiudiamo questa parentesi e apriamo un dialogo sereno per una corretta gestione del servizio basata su una nuova gestione dell’Ato idrico provinciale, che a Trapani è attualmente commissariato dalla Regione. Servono investimenti sugli invasi e sulla rete e queste risorse possono essere individuate nel Recovery Plan. La Regione prenda in considerazione un programma di interventi equo su tutto il territorio e i Comuni non si sottrarranno al confronto”.

Notizie Correlate