L’omicidio di Mauro Rostagno ha un mandante ma non un esecutore materiale. La Corte di Cassazione ha confermato l’ergastolo per il boss Vincenzo Virga ma ha anche confermato l’assoluzione per Vito Mazzara. La prima sezione ha rigettato i ricorsi presentati dalla difesa di Virga e dalla Procura generale di Palermo contro la sentenza della Corte d’Assise d’Appello dello scorso 28 febbraio. Non c’è dunque ancora un nome di chi sparò ed uccise il giornalista e sociologo il 26 settembre del 1988 a Lenzi. In primo grado era arrivata la condanna sia per Virga che per Mazzara, In appello, Mazzara, accusato di essere il killer, è stato assolto. Non è stato dunque lui ad uccidere Rostagno. “Vito Mazzara non ha ucciso Mauro Rostagno”, sottolineano gli avvocati Vito e Salvatore Galluffo, che aggiungono: “La sentenza di assoluzione della Corte di Assise di Palermo, che ha ribaltato la precedente condanna all’ergastolo, è stata definitivamente confermata dalla prima sezione della Corte di Cassazione. La nostra tesi difensiva è stata definitivamente accolta”.