Per un Comune come quello di San Vito Lo Capo è una questione di vita o di morte. Salvare la spiaggia è la madre di tutte le battaglie per il suo territorio. L’amministrazione Peraino sta provando a fare la sua parte e ci sono i primi risultati da prendere in considerazione. Si muovono sul breve e medio periodo e sono frutto di studi e di approfondimenti scientifici. La linea di battigia è arretrata di almeno 30 metri negli ultimi 30-35 anni. E’ questo il punto di partenza, che va affrontato con gli strumenti di recupero che sono a disposizione. Senza spiaggia non può esserci turismo e per San Vito sarebbe la fine. Il sindaco Giuseppe Peraino aggiunge un tassello all’allarme ormai rosso: “L’erosione, ai primi di agosto di quest’anno, ha subito una accelerazione, con la comparsa, nella zona ad est, del substrato terroso e la dispersione in mare di materiale naturale fine. Il fenomeno si è fortunatamente esaurito nell’arco di pochi giorni ma testimonia lo stato di squilibrio che interessa da molti anni la spiaggia, squilibrio che, come si evince dagli studi effettuati, è dovuto all’attività antropica ed in particolare alla costruzione del porto e del successivo ampliamento del suo molo di sopraflutto. Infrastrutture che hanno innescato un processo di slittamento e accumulo di sabbia verso ovest, bloccando le correnti dirette verso est”. Peraino ha sul suo tavolo lo studio dell’Università Kore di Enna che ha esaminato correnti e batimetrie. Da qui l’intervento dell’amministrazione. “Abbiamo presentato al Ministero delle Infrastrutture – ha aggiunto il primo cittadino – un progetto, aggiornandone uno già presente al Comune, di escavazione e ripascimento dei fondali per un importo di circa 884 mila euro, che è stato dichiarato ammissibile a finanziamento, come comunicato dallo stesso Ministero all’assessorato regionale alle Infrastrutture che procederà a stilare un’apposita graduatoria. Con questo progetto è possibile eseguire complessivamente un’escavazione di 43 mila metri cubi di sabbia, di cui 15 mila interni al porto e 28 mila all’esterno, a ridosso del molo di sottoflutto”. Uno studio d’ingegneria, su incarico dell’amministrazione, si occuperà invece di altri due interventi”. Ancora Peraino: “Il primo, che avrà effetto immediato – entro la tarda primavera del 2021 -, è il progetto esecutivo di ripascimento stagionale che prevede lavori di escavazione e ripascimento di 28 mila metri cubi di sabbia dalla zona esterna del molo di sottoflutto a levante dell’arenile sabbioso, dove si è verificata negli ultimi anni una forte erosione. Nelle more dei tempi della burocrazia il Comune anticiperà con risorse proprie, circa 500 mila euro, il finanziamento dei lavori che assicurerebbe l’esecuzione degli interventi entro la prossima estate. Per quanto riguarda il secondo intervento, che prevede prospettive più a lungo termine, lo studio di ingegneria costiera, sulla base anche dei dati forniti dall’Università Kore, si occuperà della progettazione di un intervento complessivo di riequilibrio per la mitigazione dell’erosione del litorale sabbioso e dell’interrimento del bacino portuale”. Il sindaco ha voluto inoltre segnalare che “per monitorare la linea di battigia è stato, altresì, avviato un percorso di collaborazione, a titolo gratuito, con l’Università di Messina, nell’ambito del progetto BESS, che prevede l’istallazione di 3 stazioni metereologiche di rilevamento”.
SAN VITO LO CAPO, SINDACO PERAINO: “SALVIAMO LA SPIAGGIA”
19 Novembre 2020
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