E’ ormai un tormentone. Sulla questione porto sono state giocate ben due campagne elettorali. Quella vinta da Alberto Di Girolamo nel 2015 ed ora quella di Massimo Grillo, neo sindaco dopo le Comunali del 4 e 5 ottobre. Ed è una questione che rimane aperta. Una storia infinita, delineata da tanti capitoli, senza però arrivare mai alla conclusione. Un altro capitolo ha deciso di scriverlo il deputato regionale di Forza Italia Stefano Pellegrino che nella sua nota alla stampa parte da una premessa: “Essendo trascorsi più di tre anni senza l’avvio di alcun cantiere, la Regione ha revocato la concessione per la realizzazione del porto di Marsala alla Myr, decidendo di procedere con una progettazione regionale”. Quindi i margini per il cosiddetto porto privato sono pari a zero. Da qui le nuove considerazioni del parlamentare regionale: “L’intervento per la messa in sicurezza del porto si rende necessario ed imprescindibile per le esigenze degli operatori economici, della marineria e del comparto turistico. Sarà ancora incessante il mio impegno per concertare la progettazione esecutiva unitamente all’assessore per le Infrastrutture Marco Falcone, e ai dirigenti degli Uffici Tecnici della Regione. Già questo mercoledì, unitamente al sindaco Grillo, che ha posto come punto prioritario del programma la realizzazione del porto, ho concordato l’ennesimo incontro con i vertici regionali per rendere operative le dichiarazioni di intenti”. Pellegrino entra nel merito degli interventi: “La spesa complessiva prevista sarà di 25-30 milioni di euro per i lavori strutturali, ai quali saranno da aggiungere altri 10 milioni per la sistemazione del porto commerciale che potrà essere realizzato avvalendosi di fondi previsti con il concorso degli operatori portuali”. Questa dunque la condizione del cosiddetto porto pubblico. Pellegrino ha dubbi su un punto: “Il futuro di Marsala, quinta città della Sicilia dipende unicamente dalla possibilità di rinnovare il suo millenario rapporto economico e sociale con il mare. A tal fine si è convenuto di procedere con stralci funzionali. Finalmente, grazie all’interesse mostrato anche dal governo Musumeci, sarà possibile restituire, dopo mezzo secolo, centralità al porto di Marsala nel contesto economico non solo della provincia, ma dell’ intera Sicilia”.
MARSALA, CASO PORTO. L’ONOREVOLE PELLEGRINO TORNA A CREDERCI E SI AFFIDA AL GOVERNO MUSUMECI
10 Novembre 2020
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