I familiari non mollano la presa. E non sarà da meno l’amministrazione comunale. Dopo la due giorni romana il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci ha voluto fare il punto sul sequestro dei due pescherecci e dei 18 uomini di equipaggi che si trovano a Bengasi. “Sono stato per due giorni – ha sottolineato il primo cittadino – davanti Montecitorio a Roma vicino ai familiari dei 18 pescatori di Mazara del Vallo sequestrati a Bengasi. Mi ha colpito la forza straordinaria di questi uomini e di queste donne che sono il nostro orgoglio. Mi hanno detto che non molleranno fino a quando i loro figli, mariti e padri non ritorneranno a casa. Sono determinati nel mantenere il presidio stabile a Montecitorio; dormono lì, sotto la pioggia e al freddo. I loro visi sono stanchi, i loro occhi spenti e i loro corpi senza forze, ma nonostante tutto continuano a combattere quotidianamente per far sentire la loro voce. Ho avuto diversi incontri istituzionali riservati, per sollecitare una soluzione nel più breve tempo possibile”. Presidio che non è stato abbandonato al suo destino. Quinci prova a smontare le polemiche di questi giorni: “Diversi esponenti politici, come il nostro Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, non ci hanno lasciati soli e ci hanno sostenuti. Non spegneremo i riflettori e terremo sempre alta l’attenzione”. Il primo cittadino sa anche che la solidarietà non può che essere concreta in condizioni come quelle attuali e l’amministrazione ha così deciso di fare la sua parte: “Nei giorni scorsi abbiamo predisposto anche un sostegno economico per queste famiglie, alle quali non faremo mai mancare la nostra presenza e il nostro supporto. Non ci fermiamo fino a quando i nostri pescatori non torneranno a casa”.
MAZARA, SINDACO QUINCI: “NON CI FERMEREMO FINO A QUANDO I NOSTRI PESCATORI NON TORNERANNO A CASA”
16 Ottobre 2020
Notizie Correlate