Il senatore Vincenzo Santangelo non poteva essere più chiaro: “Il Movimento 5 Stelle non presenterà nessuna lista e non sosterrà Antonino Ingroia, né altri candidati sindaci per le elezioni amministrative di Campobello di Mazara”. Dichiarazione più che mai “titolata” perché Santangelo è il coordinatore degli enti locali amministrati dai grilllini. Santangelo aggiunge che “si tratta di notizie assolutamente false e prive di alcun fondamento. Il consigliere uscente del Movimento 5 Stelle, Tommaso Di Maria, sta facendo delle scelte personali che non sono state avallate dal Movimento 5 Stelle”. Di Maria è il “regista” politico della candidatura dell’ex magistrato. E lo stesso Ingroia l’ha riconosciuto nella conferenza stampa di ieri: “Con Tommaso abbiamo parlato tante volte. La prima in videoconferenza perché ero all’estero. Non potevo dire di no a cittadini, associazioni e movimenti che credono ancora che la politica sia uno strumento nobile”. La linea Santangelo è sostenuta anche dai facilitatori regionali per le relazioni esterne del Movimento Angela Raffa ed Antonio De Luca. “La condivisione di un progetto per le elezioni amministrative – sottolinea Raffa – passa sempre da un ampio confronto sui programmi e le cose da fare. Queste fughe in avanti, questo voler abusare del nostro simbolo e del nostro nome, è francamente sconfortante. Tutte le liste che il Movimento 5 Stelle presenta alle elezioni amministrative sono pubblicate, con largo anticipo, online sul nostro sito. E’ visibile a chiunque anche il curriculum di ogni candidato. I cittadini hanno il diritto di conoscere e approfondire le competenze di coloro che si candidano. Noi abbiamo sempre combattuto il voto clientelare. Dobbiamo imparare a premiare il merito”. De Luca rincara la dose: “Nessuna autorizzazione all’utilizzo del simbolo è stata concessa sul territorio di Campobello di Mazara. L’adesione del consigliere comunale uscente alla lista che vede Ingroia candidato sindaco, è stata fatta a titolo puramente personale e probabilmente ha ingenerato in alcuni la convinzione che il Movimento avesse aderito al progetto amministrativo del dottor Ingroia. Nulla di più lontano dalla realtà. Nessun test in atto, nessun modello da esportare. E’ probabile che nel prossimo futuro, magari già dalla prossima tornata elettorale, il Movimento 5 stelle partecipi nei Comuni con meno di 15.000 abitanti con il proprio simbolo all’interno di liste che raccolgano anche altre sensibilità, ma ancora non sono state individuate quelle formule di partecipazione che dovranno garantire il rispetto dei principi e dei valori di cui siamo portatori e a cui non intendiamo rinunciare”.