MARSALA, IL PD SI DIVIDE E GRILLO E’ PRONTO AD ACCOGLIERE I “DISSIDENTI”

1 Settembre 2020

Massimo Grillo gongola. E’ accaduto quel che era nell’aria. Il Pd marsalese ma non solo si è diviso sulla ricandidatura del sindaco uscente Alberto Di Girolamo. L’ex parlamentare prova a fare il resoconto delle ultime ore: “Apprendo della frattura, della profonda spaccatura che si è manifesta in maniera così rumorosa in seno al Partito Democratico. Un’onda di legittimo e ragionato dissenso che travolge Alberto Di Girolamo, sindaco uscente di Marsala, sconfessandone l’operato e la leadership. Nella giornata di ieri, Marcello Linares, dirigente del Pd e candidato per lo stesso partito alla Camera dei Deputati nel 2018, ha diffuso una nota con la quale, certificando il fallimento amministrativo di Alberto Di Girolamo, chiede che il partito rispetti le posizioni di chi fra simpatizzanti, tesserati e dirigenti non intende più accordare fiducia incondizionata ad un sindaco che si è rifiutato di ascoltare i cittadini e che non ha saputo affrontare e risolvere nemmeno i problemi più semplici e basilari della città, suggerendo anche che sarebbe opportuno sostenere il mio progetto di governo per Marsala. A distanza di meno di 24 ore, ben 50 tra dirigenti e aderenti del Pd dichiarano che non voteranno Alberto Di Girolamo e che si sospendono con effetto immediato da ogni carica rivestita nell’ambito del circolo cittadino e di quello provinciale”. Grillo va diretto: “Non posso che ammirare e apprezzare la scelta di coraggio e di libertà intellettuale e politica che viene fuori dal documento diffuso in mattinata, perché continuare a sostenere una leadership politica inefficiente e già da tempo logora è certamente più dannoso che utile, tanto al partito quanto alla città. Per cui, a questi ed a tutti i cittadini di Marsala desidero ribadire un concetto che ho più volte espresso poiché mi sta particolarmente a cuore: intendo essere il sindaco di tutta la città”. Grillo conclude tornando su un punto fermo della sua candidatura: “Oltre gli steccati ideologici e le appartenenze politiche, è possibile mettere in campo un progetto di governo capace di risollevare la nostra Marsala e renderla capace di fronteggiare il tempo complesso ed insidioso che ci attende. Per superare questo momento storico così difficile e ripartire con maggiore slancio ed energia, Marsala necessita di una scelta ampiamente condivisa e capace di interpretare le varie sensibilità politiche dei marsalesi per affrontare e risolvere concretamente i problemi della città”.

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