IL PD DI VENUTI: LE NOMINE NELL’ESECUTIVO E LE SCELTE PER IL VOTO D’OTTOBRE

1 Settembre 2020

Nella direzione provinciale che si è svolta ieri a Marsala il segretario provinciale Domenico Venuti ha ufficializzato il suo esecutivo. All’atto dell’elezione, all’unanimità, nello scorso mese di giugno, in quel di Salemi, aveva indicato il suo vice, l’ex candidato sindaco di Partanna Francesco Crinelli, durante i lavori del direttivo ha completato la squadra con Michele Biondo (Santa Ninfa), Marzia Patti (Trapani) e Giuseppe La Francesca (Pantelleria). Il percorso unitario, inaugurato con l’elezione di Venuti, ma anche della presidente dell’Assemblea provinciale del partito Valentina Villabuona, è ancora in rodaggio. Finora non è stato un percorso facile. Venuti ha dovuto fare fronte a diverse emergenze che hanno messo a dura prova lo spirito unitario dei dem. La questione morale, con le vicende giudiziarie che hanno coinvolto i Comuni di Erice, Castellammare del Golfo, Favignana, Paceco e Trapani; il confronto sul caso migranti; le scelte per le candidature a sindaco nei quattro Comuni che andranno al voto il 4 e 5 ottobre: Marsala, Campobello di Mazara, Gibellina e Favignana. La segreteria scelta da Venuti prova ad ancorare il partito al suo spirito unitario. Biondo, consigliere comunale di Santa Ninfa, “rappresenta” l’area vicina al deputato regionale Baldo Gucciardi. La consigliera di Trapani Patti è stata eletta nella lista “Giovani” della coalizione civica del sindaco Giacomo Tranchida ed è uno dei punti fermi della sua maggioranza. Primo cittadino che continua a rimanere battitore libero ma con le spalle ben coperte da parte dell’area dei cosiddetti ex Ds. Il vicesegretario Crinelli è espressione dell’area interna al Pd trapanese che si riconosce nel sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone, presente nella direzione nazionale del Pd: scelta fortemente voluta dal segretario nazionale Nicola Zingaretti per dare sostanza al nuovo corso Pd. Il pantesco La Francesca è stato indicato perché “storico dirigente del Pd di Pantelleria” e “come segnale di vicinanza alle Isole Minori spesso dimenticate e marginalizzate”. Le nomine di Venuti sono comunque un primo passo verso la definizione della segreteria al completo. Negli equilibri di area e di componenti, al momento, infatti, non si registra la presenza di una delle aree del partito, “Base Riformista”, che ha come suo portavoce provinciale l’ex segretario di federazione Marco Campagna e può contare anche sulla presidente dell’assemblea Valentina Villabuona. Manca ancora all’appello anche il vertice della direzione provinciale. Sarà necessario un nuovo confronto interno prima di eleggerne il presidente. Nella fase di riorganizzazione anche una questione squisitamente logistica. Il Pd trapanese sta lavorando per riaprire una sede nel capoluogo. Sul fronte elettorale ed a pochi giorni dalla presentazione delle candidature a sindaco e nei consigli comunali  – dal 4 al 9 settembre – ci sono alcune conferme ma anche condizioni ancora d’incertezza. Il Pd ha scelto, da tempo, a Marsala, di sostenere il sindaco uscente Alberto Di Girolamo. Si è aperta una falla con il dissenso di 50 iscritti, capeggiati da Rino Ragona – primo firmatario del documento di dissenso – ma il partito andrà comunque avanti. La direzione provinciale ha voluto rimarcare con forza una norma statutaria: iscritti, dirigenti e consiglieri del partito devono candidarsi nella lista del Pd. A Campobello di Mazara giochi fatti. Anche qui il Pd intende sostenere il sindaco uscente Giuseppe Castiglione. Il direttivo comunale ha già dato il suo via libera. Pd ancora al fianco di un uscente. Si tratta di Gibellina, con la ricandidatura di Salvatore Sutera. In discussione invece la scelta di campo a Favignana. I dem sarebbero lontani, anzi, lontanissimi, dall’auto-candidatura a sindaco dell’ex parlamentare Francesco Forgione. Più dialoganti invece nei confronti dell’ex sindaco Lucio Antinoro, ma il diretto interessato avrebbe però poca voglia di lanciarsi nella mischia. Il tempo stringe ed oltre ai candidati a sindaco, il Pd deve pensare ai candidati per i consigli comunali. Nei quattro Comuni trapanesi che andranno al voto soltanto a Marsala si voterà con il sistema proporzionale e con l’eventuale ballottaggio se nessuno dei candidati a sindaco avrà raggiunto il 40%. Negli altri tre Comuni si voterà invece con il maggioritario secco, chi prenderà un voto in più sarà dunque eletto sindaco.

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