A Marsala, in attesa del voto del 4 e 5 ottobre va di moda la politica del cerino in mano. Ce l’ha sicuramente la Lega che gioca al rialzo per nascondere il suo isolamento. Rivendica i buoni rapporti con il resto della coalizione di centrodestra ma continua a proporre un candidato sindaco alternativo a Massimo Grillo. Ma le altre forze della coalizione che governa a Palermo hanno già scelto ed il loro candidato è, da tempo, Massimo Grillo. Che a scanso di equivoci ha giocato di rimessa ed ha impallinato i leghisti: “Sono candidato di una coalizione civica aperta al sostegno di buona parte del centrodestra e di gruppi civici scontenti dell’amministrazione comunale uscente. Fin dall’inizio della preparazione delle prossime elezioni amministrative, La Lega ha fatto scelte diverse con i diversi commissari comunali che si sono susseguiti. Oggi prendo atto che sta ancora cercando un candidato alternativo alla mia persona. La coalizione di cui faccio parte ha da tempo individuato in me il candidato e la Lega non ha mai preso parte ai nostri incontri”. Grillo mette dunque i salviniani all’angolo. I leghisti sanno di essere in un angolo ma non possono dirlo, né confermarlo ed hanno tentato di mischiare le carte: “Confermiamo che i dialoghi con gli alleati di Diventerà Bellissima, di Forza Italia, dell Udc, di Via e di Fratelli d’Italia sono stati molto proficui e ricchi di reciproca soddisfazione. Tutti, in un clima di piacevole fiducia, hanno dato per certo la necessità di un chiaro messaggio politico in un momento storico in cui altri nascondono la propria identità dietro un civismo di facciata e con la consapevolezza che la città di Marsala non può continuare ad essere amministrata da questa sinistra”. Ed ancora: “Agli alleati regionali chiediamo una immediata convocazione dei referenti comunali e provinciali. Oggi più che mai il centrodestra deve far chiarezza su quale è l’indirizzo politico – amministrativo per la città di Marsala, al fine di amalgamare le forze e i programmi politici dei vari partiti e senza ambiguità alcuna. Ad altri lasciamo logiche che non ci appartengono. Da parte nostra la richiesta e la disponibilità ad individuare un candidato in grado di mostrare il massimo del coraggio e della visione per una città, la quinta città siciliana, che merita di affrontare le grandi sfide di domani. Consapevoli che il domani è già oggi”. Dichiarazioni affidate al vicesegretario regionale Francesco Di Giorgio, al vice capogruppo alla Camera Alessandro Pagano ed alla responsabili enti locali per la Sicilia Occidentale Maricò Hopps. I tre dirigenti leghisti per essere più “accattivanti” hanno chiamato in causa anche l’assessore regionale alla Salute: “Al centrodestra siciliano dedichiamo le parole di Ruggero Razza che ha affermato <<noi abbiamo sostenuto che l’unità del centrodestra sia un valore e chi mette in discussione l’unità del centrodestra rischia di fare male alla nostra Regione che ha bisogno di stabilità di governo>>”. Tentativo di rimanere in gioco che Grillo ha deciso di stoppare sul nascere. L’ex parlamentare nazionale non poteva essere più chiaro. Non ci sono alternative alla sua candidatura non perché lo dice lui ma perché il suo impegno diretto alle Comunali d’autunno è frutto di confronto che si è aperto con tutte le altre forze del centrodestra. Grillo è riuscito anche a recuperare Giulia Adamo ed il suo gruppo. Di conseguenza è la Lega ad essere sotto pressione. O beve l’amaro calice della candidatura di Grillo ma dovrà comunque passare da un suo sì che non è per nulla scontato, tutt’altro. O, in alternativa, dovrà presentarsi al voto con un suo candidato, come nel 2015 quando puntò su Vito Armato, con un risultato deludente. I suoi tre dirigenti confermano che la lista per il consiglio è pronta: “Ad oggi la Lega-Salvini Premier di Marsala ha lavorato per presentare una lista realmente rappresentativa non soltanto del grande territorio della città ma soprattutto dei valori del centrodestra a cui si ispira, riuscendo nell’intento di unire sotto un’unica bandiera 24 candidati, più che motivati, provenienti dalla società civile e che strizzano l’occhio alla buona politica: imprenditori, liberi professionisti, artigiani, tutti rappresentanti le diverse categorie economiche già provate dalla mala gestione delle passate amministrazioni comunali e che vogliono dare il proprio contributo al riscatto di Marsala. A questi si sono aggiunti tanti giovani che, rispondendo alla generale richiesta di un cambio generazionale, hanno deciso di aderire alla sezione Lega- Salvini Premier di Marsala”. Ma la lista dovrà necessariamente essere collegata ad un candidato sindaco altrimenti non può essere presentata. Il cerino rimane dunque nelle mani della dirigenza leghista che ha sempre meno tempo per scegliere.
MARSALA, LA LEGA “TENTA” LA COALIZIONE E GRILLO REPLICA A MUSO DURO
14 Agosto 2020
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