STORIE DI PARTITI…TRAPANESI/2. DB, LA “SQUADRA” CHE VUOLE VINCERE IL “CAMPIONATO”

10 Agosto 2020

Una responsabilità, ma anche una grande opportunità. Far parte del Movimento del Presidente della Regione Nello Musumeci è sicuramente un onere. Perché i problemi da risolvere sono tanti, perché spesso c’è una linea continua tra un’emergenza ed un’altra. E perché la provincia di Trapani ne ha un vasto campionario da esibire alla politica. E la politica che governa finisce per essere in prima linea. Sotto pressione perché deve dare risposte concrete e possibilmente in poco tempo. Ma quando c’è tanto, forse troppo da fare, la politica può prendersi una rivincita. Proporsi come un catalizzatore di fatti, di atti concreti e non soltanto di chiacchiere e di promesse non mantenute. E’ il tentativo in atto di Diventerà Bellissima. Quella trapanese. Ha provato a dare un segnale di cambiamento e finora qualche risultato l’ha ottenuto. L’elezione dell’avvocato Giulia Ferro al vertice provinciale del Movimento non ha seguito la vecchia prassi dei partiti. Del tipo: prendiamo una o un giovane, la mettiamo o lo mettiamo lì, a fare lo specchietto per le allodole e decidiamo in separata sede riunendo quelli che contano davvero. DB ha scelto una coordinatrice in servizio permanente effettivo. Niente deleghe. Tanto confronto. Ed un contatto diretto con il presidente Musumeci. Il Movimento avrebbe potuto fare altre scelte. Quella di garanzia, con il marsalese Paolo Ruggieri. Del resto l’avvocato è stato un pioniere nella definizione del gruppo. E’ credibile. Quando è stato chiamato ad amministrare l’ha sempre fatto con scienza e coscienza e di conseguenza poteva essere, come si dice, il rinnovamento nella continuità. Ed invece DB ha sfidato se stessa, ponendo all’avvocato Ferro un impegno importante, che finora ha portato avanti con moderazione ma anche con fermezza. A Mazara del Vallo, la sua città, non facendosi trascinare nello scontro per lo scontro con l’amministrazione del sindaco Salvatore Quinci. A Marsala, avendo sostenuto, con forza, la candidatura a sindaco di Massimo Grillo anche quando, forse, lo stesso direttore interessato cominciava ad avere qualche dubbio. A Trapani, sostenendo l’opposizione alla giunta Tranchida portata avanti da un altro avvocato, Vincenzo Maltese, in stretta collaborazione con il coordinatore cittadino Roberto Mollica. Un’opposizione che non ha mai fatto sconti al primo cittadino ma senza eccessi. Ad Erice, dove la coordinatrice Ferro ha preso subito posizione dopo l’inchiesta giudiziaria – il caso parcheggi – che ha coinvolto la sindaca Daniela Toscano, ora sospesa dall’incarico. Linea garantista ma ferma. Per DB, a Trapani come ad Erice, c’è da azzerare tutto. La novità DB poteva anche arrivare da Alcamo-Castellammare del Golfo. Con l’ennesimo avvocato, Vincenzo Abate, che ha invece seguito la via amministrativa entrando nella giunta del sindaco Nicola Rizzo. Ha sempre fatto gioco di squadra ed è atteso ad un appuntamento di primo piano, le Comunali 2021 nella sua città, Alcamo. Potrà dire la sua fino in fondo ed in un centrodestra tutto da ricostruire il suo nome finirà tra i “papabili”. C’è un filo rosso che lega le scelte di DB trapanese. E’ quello del gioco di squadra. La competizione interna è stata ridotta al limite consentito. Nessuna polemica. Qualche strappo subito, come quello del gruppo che fa riferimento all’ex sindaco di Custonaci Peppe Bica ed all’ex parlamentare nazionale Michele Rallo, ma senza alzare i toni della contrapposizione. Una presa d’atto. Anche perché DB il gioco di squadra intende farlo anche all’interno della coalizione di centrodestra. Ed è dunque necessario mantenere un equilibrio sostanziale che però spesso è legato ad un filo, facile da spezzare. Nessun veto nei confronti di chi è andato in Fratelli d’Italia. Nessuna pregiudiziale nei confronti della Lega ma patti chiari. Con Forza Italia un’intesa che rischia di svilirsi nella reciproca “indifferenza”, ma la linea di confine dei due elettorali, potenziali e reali, è così sottile che qualche precauzione è necessaria. DB trapanese non dimentica di essere un Movimento, anche se targato Musumeci. Ed è quindi anche pronta ad esplorare nuove frontiere politiche. Nel rispetto dei suoi valori e della sua sensibilità politica. Ed è per questo motivo che non ha certo considerato un “avversario” il nuovo soggetto politico, “VIA”, che si riconosce nell’ex senatore Nino Papania. Ha stretto un’alleanza, assieme ad altri, a Marsala, condividendo il sostegno a Grillo ed ha lasciato intendere con Abate che per Alcamo 2021 si può fare qualcosa insieme. DB trapanese, sulle scelte strategiche, è uscita allo scoperto almeno su due temi fondamentali: l’aeroporto di Birgi e la Grande Città Trapani-Erice. E’ stata ed è puntello del rilancio dello scalo con la presidenza dell’Airgest di Salvatore Ombra ed è tornata a sbandierare il vessillo della fusione per il territorio trapanese e per quello ericino. Su Birgi, i dirigenti di DB hanno lavorato molto e parlato poco. Sulla fusione hanno mandato un messaggio chiaro e forte a tutta la coalizione di centrodestra e soprattutto ai cittadini trapanesi. Da qui un intervento preliminare al progetto, fermare la costituzione del Comune di Misiliscemi. Così come per l’Ospedale di Castelvetrano. Il Movimento non può sbagliare ed il confronto con il “suo” assessore alla Salute Ruggero Razza dovrà portare ad una soluzione convincente, perché il problema del declassamento esiste ed i dirigenti locali e provinciali non possono rimanere schiacciati dalle polemiche altrui. DB va dunque avanti spedita. E come si dice in gergo calcistico, ma non solo, squadra che vince non si cambia.

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