ECCO PERCHE’ E’ STATO ARRESTATO L’EX PATRON DEL TRAPANI CALCIO DE SIMONE

6 Agosto 2020

Maurizio De Simone percepiva il reddito di cittadinanza. E’ il dato più odioso di questa vicenda. Il resto si può invece considerare una vicenda che stava nelle cose, almeno nelle indiscrezioni, anche nelle chiacchiere da bar. De Simone ha avuto il Trapani Calcio nelle sue mani da marzo a giugno 2019. Una stagione sportiva piena di contraddizioni ma con un punto fermo. C’è infatti, comunque, il nome di De Simone nella promozione in serie B con la squadra di mister Italiano. L’indagine che ha portato all’arresto dell’ex patron del Trapani Calcio è stata avviata a dicembre. La Guardia di Finanza ha cominciato a leggere e verificare il contenuto di carte e documenti ed ha scoperto che De Simone aveva sottratto somme dalla società: circa 200 mila euro. La traccia che l’ha fermato è quella delle false fatturazioni. “Per servizi, mai resi – si legge nella nota della Finanza – per lo più di natura informatica”. Un giro di società con sede ad Avellino, città di De Simone, riconducibili direttamente ed indirettamente all’imprenditore campano e guidate, in qualche caso, da prestanome. In tutto, circa 9 milioni di euro di Iva inevasa. Le risorse ottenute con il giro di false fatturazioni sono state utilizzate per acquistare le quote del Trapani, cedute dal gruppo Morace, e per mettere le carte al loro posto per la gestione della società con circa 140 mila euro. Tra i capi d’imputazione quello di autoriciclaggio. Mentre è scattata la denuncia di truffa aggravata ai danni dello Stato per il reddito di cittadinanza. Sequestro preventivo delle quote della FM Service la società che ha gestito le diverse fasi della presenza di De Simone a Trapani.

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