COMUNE DI MISILISCEMI, L’ONOREVOLE LO CURTO REPLICA DURAMENTE AL COORDINATORE FDI MICELI

5 Agosto 2020

Le critiche espresse nei suoi confronti sull’ultimo numero del settimanale “Social” non le ha mandate giù ed ha deciso di rispondere a muso duro. Da un lato il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Maurizio Miceli, anche presidente del Comitato per il No al Comune di Misiliscemi. Dall’altro l’onorevole Eleonora Lo Curto che sostiene il disegno di legge per l’istituzione del nuovo Comune trapanese e che ha già votato a favore in Commissione Affari Istituzionali. Il dirigente di FdI ha censurato con forza la linea politica della parlamentare dell’Udc “accusandola” di voler indebolire il Comune di Trapani e di averne un tornaconto politico. Di seguito, la lettera che l’onorevole Eleonora Lo Curto ha inviato in redazione per replicare alle dichiarazioni di Miceli.

Gentile Direttore, leggo sulle pagine di Social deliranti dichiarazioni intrise di velenosi germi di cultura fascista che, se colui che ne è l’estensore ne fosse realmente consapevole se ne dovrebbe vergognare tanto da fare pubblica ammenda. “L’onorevole Lo Curto va fermata ad ogni costo”. Un’espressione così insulsa e autoritaria fa accapponare la pelle, non tanto per la sua accezione disgustosamente minacciosa(a tutti i costi non esclude nulla ed è tipica dell’arroganza mafiosa e dello squadrismo di regime), quanto per l’idea implicita che vi sottende propria di chi pensa che l’avversario politico sia un nemico da abbattere, l’opinione diversa ed ogni diversità siano colpe da punire e i cittadini solo sudditi su cui imporsi. Ma , vede Signor Direttore attribuire tali consapevolezze a soggetti come Miceli è assolutamente inimmaginabile, sarebbe onestamente una super valutazione inappropriata e spropositata. Piuttosto, come emerge, dalle argomentazioni a supporto delle sue tesi, si tratta di un atteggiamento verbale proprio di chi ha una visione limitata, miope e per certi versi anche strabica del ruolo che la politica ha il dovere di esercitare, nel rispetto delle leggi e dei processi democratici che le leggi garantiscono. Comprendo che la matrice ideologica di cui si è nutrito Miceli gli impedisce di attribuire valore ai processi democratici tanto da bollare come cialtronate il legittimo percorso giuridico osservato dal comitato che promuove l’autonoma costituzione del comune di Misiliscemi, ma è bene che se ne faccia una ragione. La nostra è una Repubblica democratica e su tutti vale lo stato di diritto. Miceli piuttosto che difendere Trapani in modo vacuo e astratto avrebbe dovuto difendere i diritti di tutti i trapanesi anche di quelli che abitano nelle frazioni, storicamente esclusi da ogni concreta iniziativa di integrazione nel contesto del territorio, dalle politiche attive di investimenti infrastrutturali, dal piano della mobilità,dai servizi sociali, dai processi di sviluppo locale e da qualsivoglia iniziativa che esprima attenzione nei confronti di cittadini che versano oltre 12 milioni di euro nelle casse del comune di Trapani. Miceli, in preda ad una sorta di delirio di onnipotenza,mistifica, confonde, giudica , dà patenti ai deputati, discrimina i pensanti dagli acefali e millanta un interesse verso Trapani che ,al contrario, io non avrei mai manifestato. Peccato che a contraddirlo non sono le mie parole ma gli atti, gli interventi , l’attività legislativa e le iniziative documentate e registrate da me compiuti e posti in essere anche per Trapani certamente, ma non esclusivamente, essendo un deputato della Regione siciliana. Forse Miceli pensa di ritagliarsi un ruolo gettando fango sulla mia persona e sul mio ruolo istituzionale, ma di certo con parole volgari di cui risponderà nelle opportune sedi,ha preso di mira l’obiettivo sbagliato. Nel rivolgersi a me in modo calunnioso Miceli offende e manca di rispetto anche ai cittadini che con il loro voto mi hanno investito della loro fiducia ed espresso stima nel mio impegno politico. Per quanto mi riguarda non inseguo il consenso ed obbedisco solo alla mia coscienza di persona libera e donna delle istituzioni che ha giurato fedeltà allo Stato e al popolo siciliano. Quando parla di goffagine nel riferire il mio intendimento di rilanciare attraverso un adeguato percorso legislativo la necessità di avviare la fusione di Erice e Trapani o di ridefinirne i confini è evidente che finge di non sapere che da sempre esprimo questo sostanziale auspicio e che anche per questo motivo ho sostenuto il senatore D’Alì quando si è candidato a sindaco di Trapani. Ma Miceli ( della cui esistenza nessuno forse si era mai accorto prima di questo articolo) pur di screditare la mia immagine pubblica etichetta tale iniziativa come tentativo di prendere in giro i trapanesi inducendo in assoluta malafede il pensiero che “uno dei reali motivi ispiratori delle iniziative” da me intraprese a favore della costituzione del comune di Misiliscemi sia “ ridimensionare ulteriormente Trapani per rilanciare Marsala come capoluogo.”La banalità di tali affermazioni assurde e prive di ogni fondamento non meritano alcuna considerazione . Lascio all’intelligenza dei cittadini comprendere che configurano solo il becero e maldestro tentativo di risvegliare liti tra comari che si contendono lo spazio del cortile dove sciorinare la biancheria con un atteggiamento a dir poco provinciale, misero e assai triste di chi senza valide argomentazioni tenta comunque di arrampicarsi sugli specchi, darsi un tono e assumere una posizione . Forse brucia a Miceli essere stato il presidente del fallimentare e sconfitto comitato del no al comune di Misiliscemi che per l’appunto non ha trovato sostegno e consenso presso i cittadini trapanesi, ma questo non giustifica il livore con cui si esprime e il rancore che trasuda dalle sue espressioni. Concludo gentile Direttore dichiarando la mia piena disponibilità ad essere intervistata su Misiliscemi per chiarire la mia posizione e ciò che mi spinge a sostenere l’iniziativa che, a mio giudizio ,l’ARS dovrebbe votare favorevolmente. Mi auguro che ciò avvenga anche con il voto dei deputati pensanti evocati da Miceli che in caso contrario si macchierebbero di un grave atto di arroganza istituzionale che scriverebbe una tristissima pagina contro la democrazia, i processi di autodeterminazione e di libertà legittimamente espressi dai cittadini di questa porzione di territorio che è Misiliscemi e dintorni.

Eleonora Lo Curto

deputato regionale Udc

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