Si apre un nuovo capitolo giudiziario che s’interseca tra i Comuni di Erice, Favignana e Trapani. La Procura della Repubblica di Trapani ha notificato l’avviso di conclusione indagini con le accuse di falsità ideologica e turbata libertà del procedimento e contestuale avviso di garanzia al sindaco del capoluogo Giacomo Tranchida, all’ex sindaco Giuseppe Pagoto ed ai funzionari pubblici Vincenzo Barone, Leo Di Benedetto, Patrizia Salerno, Filippo Oliveri, Gianfranco Genovese ed Alfonso Spataro. La vicenda che chiama in causa Tranchida riguarda la sua azione amministrativa ad Erice. Avrebbe, secondo l’accusa, concordato con l’ex sindaco Pagoto il trasferimento di due dipendenti dal Comune ericino a quello delle Egadi per consentirgli la stabilizzazione, che si sarebbe poi dovuta concludere al Comune di Trapani. Sempre secondo l’accusa sarebbero state fatte “carte false” per raggiungere l’obiettivo. Sotto tiro sono finite altre stabilizzazioni per 6 precari del Comune di Favignana. Si tratta così di un secondo troncone dell’operazione della Guardia di Finanza che qualche giorno fa ha portato all’emissione di 11 provvedimenti cautelari. Pagoto, dopo gli arresti domiciliari, ha ottenuto l’obbligo di dimora nei Comuni di Trapani o Valderice. Dopo l’arresto ha deciso di dimettersi dalla carica di sindaco.
TRAPANI, INDAGATO IL SINDACO TRANCHIDA
30 Luglio 2020
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