ARS, MOZIONE DI SFIDUCIA RESPINTA. AMPIA MAGGIORANZA PER MUSUMECI

22 Luglio 2020

I numeri, sarà una ovvietà, sono numeri. E soprattutto in politica vanno rispettati. Fino in fondo. Il voto d’Aula dice chiaramente che il Presidente della Regione Nello Musumeci ha una maggioranza solida, almeno, appunto, nei numeri. La mozione di sfiducia presentata dal Movimento Cinque Stelle è stata bocciata con 36 voti contrari e 24 a favore. La linea di confine tra maggioranza ed opposizione è dunque netta e consente alla capogruppo all’Ars dell’Udc Eleonora Lo Curto di polemizzare su uno dei punti fondamentali della sfiducia: “Si condanna l’ingresso della Lega nella Giunta regionale, definendo la nomina di Samonà moralmente inaccettabile, dimenticando invece che gli stessi grillini, con la Lega e con Salvini, hanno costruito e retto il governo nazionale fino allo scorso anno. Da poltronisti quali sono, i grillini cosi come i deputati del Pd, non hanno titolo per condizionare le prerogative del Presidente della Regione, che ha avuto anche l’arduo compito di nominare il successore di un’impareggiabile figura quale è stata quella del compianto assessore Sebastiano Tusa”. Alternativa la lettura del voto e delle dinamiche politiche da parte del capogruppo del Pd Giuseppe Lupo: “Da adesso in poi il Presidente della Regione dovrà smettere di praticare il suo sport preferito, quello dello scaricabarile: la mozione di sfiducia ha fatto emergere con chiarezza che Musumeci una maggioranza ce l’ha, e quindi non può più accusare il Parlamento per il suo immobilismo”. Il Pd ha sostenuto la mozione di sfiducia presentata dai grillini. L’esito del voto era scontato. La mozione ha però consentito a dem e grillini di avvicinare le loro posizioni dopo anni di scontri. Il segretario nazionale Nicola Zingaretti è stato chiaro nel suo intervento all’Assemblea regionale del partito siciliano: l’alleanza con il Movimento Cinque Stelle va definita e sostenuta.

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