Le parole per essere chiare, sono chiare. Il giudizio politico ancora di più. Ma il fatto che un senatore della Repubblica, come il pentastellato Vincenzo Santangelo abbia trovato il tempo e la volontà per commentare la decisione di un consigliere di Valderice, Gianfranco Palermo, di lasciare definitivamente la minoranza – era già indipendente e si è sempre autodefinito battitore libero – per passare in maggioranza a sostegno del sindaco Francesco Stabile, è una iniziativa politica che sta già facendo discutere nel paese. Andiamo ai fatti. Santangelo boccia su tutta la linea la scelta di Palermo: “La notizia della scelta del Consigliere Palermo di voler appoggiare il sindaco Stabile alla guida della comunità valdericina da un lato potrebbe apparire come una sorpresa, ma a conti fatti sa di vecchia politica. Lo hanno chiamato accordo politico, ma sarà il tempo a chiarire se potrà portare, in futuro, anche a un incarico dello stesso Palermo in seno ad una giunta avversaria alle ultime elezioni amministrative”. Ed ancora: “Come Movimento Cinque Stelle abbiamo da sempre detto ai voltagabbana della politica di dimettersi e di lasciare spazio ad altri della lista in cui si è stati eletti. Senza andare oltre probabilmente il <<mister voto>> valdericino ha una sua idea di come far politica, in un territorio riconosciuto da sempre di sinistra. Dal nostro punto di vista però questo accordo offende molti cittadini valdericini ai quali appare evidente l’opportunismo disarmante di un cambio di casacca, di un salto dall’opposizione alla maggioranza non certo nell’interesse della collettività”. Santangelo torna al voto del 2018: “Il Movimento Cinque Stelle Valderice sente il dovere di portare la voce contraria degli elettori che hanno creduto nella lista della candidata sindaca avvocato Marcella Mazzeo, quest’ultima si è detta convinta della necessità di guardare al bene del territorio e di volere conoscere queste linee programmatiche, che sanno solo di ambizioso patto generazionale, verso nuovi ruoli e incarichi”. Il senatore va anche oltre e dichiara di avere apprezzato “le parole del segretario comunale del Partito Democratico valdericino”. In particolare “il modo garbato di chiedere scusa proprio a quell’elettorato, che ogni qualvolta viene chiamato a votare nelle amministrative locali, per apparir nuovo ed attraente, cambia pelle o logo candidando ed eleggendo in questo caso il vecchio giovane politicante, che oggi dimostra di parlare un linguaggio politico ormai superato, a cui, ahimè, ancora una volta assistiamo”. Prove di dialogo tra Pd e Cinque Stelle? Presto per dirlo. Sicuramente c’è un’apertura di dialogo ed una condivisione di giudizio politico sulla scelta di Palermo.
VALDERICE, IL SENATORE SANTANGELO “BOCCIA” PALERMO ED APPREZZA IL SEGRETARIO PD SPEZIA
7 Luglio 2020
Notizie Correlate