ERICE, NUMERI E SOSTANZA POLITICA NELLE SCELTE CONSILIARI

18 Giugno 2020

La politica è spesso numeri. Ed è pure sostanza. I numeri del 2017 hanno detto che Daniela Toscano è stata eletta sindaco di Erice al primo turno e che poteva amministrare con 10 consiglieri su 16. La sostanza dice che il presidente ed il vicepresidente del consiglio comunale sono stati eletti con i voti della maggioranza – pressappoco – del 2017 ma la loro provenienza è dai banchi dell’opposizione. Il presidente Luigi Nacci ha sottoscritto un accordo politico e programmatico e di conseguenza è un nuovo pezzo della coalizione che sostiene il sindaco Toscano. Il vicepresidente Alessandro Barracco era e rimane all’opposizione. L’elezione di Nacci ha portato ad un cambio della natura politica della coalizione. Quella uscita dal voto si è schiantata sulle sue contraddizioni ed ha avuto bisogno del soccorso di un pezzo della minoranza, appunto Nacci, per tenersi in qualche modo in piedi. L’elezione di Barracco è un atto di democrazia, perché consente alla minoranza di avere una rappresentanza istituzionale importante ma è anche un secondo tassello del politica del dialogo che ha avuto Nacci come riferimento. Perché Barracco aveva già avuto una “promozione” sul campo, con l’elezione a presidente della prima commissione consiliare (Affari Generali). Soluzione politica ed istituzionale che ha avuto Nacci tra i protagonisti. I numeri però dicono che la coalizione Toscano non si è rafforzata in corso d’opera ma si è invece indebolita. Ha cominciato con 10 consiglieri, oggi se ne ritrova al fianco soltanto 7 (Nacci, Di Marco, Simone Vassallo, Cosentino, Cavarretta, Augugliaro, Simonte). Due consiglieri non sono all’opposizione ma continuano ad essere critici e comunque facevano parte della maggioranza del 2017. Si tratta dei consiglieri del Pd Carmela Daidone e Pino Agliastro. I dem hanno avviato una fase unitaria con l’elezione della segretaria comunale Mariella Barraco, ma le divisioni del passato non sono state ancora superate ed ora c’è pure l’adesione al Pd di Simonte ad aprire nuovi scenari in casa dei democratici. Erano in maggioranza e non ne fanno più parte le consigliere Francesca Miceli e Maria Pia Angileri, quest’ultima in una sua nota ha voluto rimarcare il suo voto a favore di Barracco, ma ha anche voluto ricordare le polemiche che si aprirono in maggioranza quando lo stesso Barracco venne eletto alla presidenza della commissione consiliare Affari Generali. Con diverse gradazioni sono invece da inserire nell’elenco dell’opposizione, più o meno dura, nei confronti dell’amministrazione, i consiglieri Strongone, Manuguerra, Mannina, Giuseppe Vassallo ed il pluricitato Barracco. Il voto amministrativo non è certo dietro l’angolo, la scadenza naturale è nella primavera del 2022, ma i numeri e la sostanza del consiglio dicono chiaramente che il sindaco Daniela Toscano ha, al momento, i voti per vivacchiare in consiglio tra una delibera e l’altra, tra una polemica e l’altra, ma non ha una prospettiva politica. Difficilmente potrebbe infatti riproporsi agli elettori con gli attuali equilibri politici, legati più alle contingenze ed alle esigenze del momento che ad una linea di governo della città.

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