ALITALIA PROTETTA, LOW COST PENALIZZATE. MESSINA: “MOBILITIAMOCI. SICILIA PENALIZZATA”

10 Giugno 2020

L’assessore regionale Manlio Messina va alla guerra. Contro il governo Conte e contro due articoli del decreto Rilancio. La sua linea Maginot si attesta di fronte a due numeri, 198 e 203. Sono i due articoli che il rappresentante del governo Musumeci non ha remore a definire vergognosi. Da qui la spiegazione di ciò che potrebbe accadere: “Se dovessero passare gli articoli 198 e 203 del decreto Rilancio, la Sicilia, come altre regioni italiane, rischia di avere un danno incalcolabile all’economia legata al turismo. Quegli articoli infatti danneggiano le compagnie aeree low cost che da anni portano avanti, anche se con difficoltà, una politica che punta sulle tratte aeree da e verso la Sicilia”. Messina va giù pesante: “Abbiamo come siciliani già subito un primo danno con la cancellazione di due tratte fondamentali da parte di Alitalia, il Trapani-Roma e il Trapani-Milano e questo è solo l’inizio di un continuo danno che si perpetuerà ancora sulla Sicilia. E’ inaccettabile che il governo nazionale voglia e possa equiparare le altre compagnie aeree alle stesse condizioni di Alitalia, è una vergogna che non possiamo accettare”. Il giudizio su Alitalia è tranciante: “Stiamo parlando di una compagnia aerea fallita, che ha ricevuto 3 miliardi dai soldi dei contribuenti e che cancella voli fondamentali per i cittadini siciliani e per lo sviluppo economico-turistico e territoriale della Sicilia. E’ una vergogna che non accettiamo. Non solo Alitalia riceve soldi dallo Stato, quindi dai cittadini, per pagare una compagnia che sta in piedi ma che dovrebbe essere fallita, ma chiediamo anche alle altre compagnie di adeguarsi a una compagnia fallita”. L’assessore indica quel che serve: “Quegli articoli 198 e 203 del decreto Rilancio devono essere cancellati se no si rischia la fine dei voli low cost da e per la Sicilia. E’ già assurdo che un biglietto aereo Alitalia da e per la Sicilia costi anche 900 euro, una vergogna 7 volte più del costo normale. Al governo Conte, che non vuole il Ponte sullo Stretto, e costringe i siciliani a usare l’aereo chiediamo di ravvedersi in tempi brevi perché faremo le barricate con i nostri parlamentari, sto inviando una nota molto forte al premier e al suo governo.  E’ inaccettabile e vergognoso che, ancora una volta, venga penalizzata la Sicilia con questi provvedimenti. Le compagnie low cost a queste condizioni rischiano di fallire e hanno già annunciato tagli qualora dovessero passare gli articoli. Faccio appello a tutti alla mobilitazione”.

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