ALCAMO, MARCHIO “CE” ILLEGALE, LA FINANZA SEQUESTRA 10.000 MASCHERINE

28 Maggio 2020

Ancora un tentativo di speculare sulla vendita delle mascherine. La Guardia di Finanza è intervenuta ad Alcamo ed ha sequestrato il materiale. “Un commerciante palermitano – si legge nella nota delle Fiamme Gialle – operante nel settore dell’e-commerce era intento alla vendita al pubblico di alcune mascherine di provenienza cinese. In particolare l’interessato, alla richiesta circa la provenienza della merce in vendita, aveva ammesso di avere acquistato migliaia di mascherine provenienti dalla Cina tramite una nota multinazionale di trading on line, senza preoccuparsi in realtà di verificare la sussistenza della documentazione formale che ne attestasse il possesso dei prescritti requisiti di sicurezza per il commercio in ambito dell’Unione Europea”. La nota della Guardia di Finanza dà conto dell’ispezione nei locali dell’azienda del commerciante alcamese: “L’immediata ispezione dei locali aziendali ed il rapido riscontro della documentazione a corredo dei dispositivi chirurgici e di protezione individuale consentiva di rilevare la messa in vendita di oltre 10 mila mascherine, di cui oltre 2 mila del tipo “KN95/FFP2” e quasi 8 mila <<chirurgiche>>. Entrambe le tipologie di prodotto sono risultate prive di certificazione valida per l’immissione in commercio, anche in deroga, nonostante recassero tutte il marchio CE illegalmente apposto sulla parte frontale”. Un modo per ingenerare “nei potenziali acquirenti il fallace affidamento sulla qualità dei prodotti commercializzati, che peraltro, nel caso dei dispositivi di protezione individuale – ossia le mascherine cosiddette “KN95/FFP2 -, venivano esposti in vendita con un poderoso ricarico di oltre il 500%: tali dispositivi infatti, costati al lordo delle spese di spedizione circa 1,50 euro l’uno, erano offerti al pubblico al prezzo unitario di 8 euro”. Immediato il sequestro delle mascherine pari a 10.116 pezzi e di tutta la relativa documentazione. Il commerciante alcamese è stato denunciato con le accuse di frode in commercio e contraffazione”. La nota della Guardia di Finanza ha anche evidenziato che “d’intesa con l’Autorità Giudiziaria procedente, dopo avere periziato il materiale ed avendo accertato che le mascherine sequestrate sono comunque idonee ad un utilizzo a scopo protettivo, si è proceduto alla loro assegnazione al Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Trapani per l’eventuale impiego nell’ambito delle strutture sanitarie a basso rischio”.

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