Birgi riparte e precisamente dal prossimo 21 giugno ma con tante incognite. Il presidente di Airgest Salvatore Ombra è chiaro sul punto: “Sarà difficile tornare alla normalità, e non solo per i piccoli scali ma per gli stessi passeggeri, se il governo nazionale non abbasserà la pressione politica e fiscale sulle compagnie aeree low cost”. Più che un allarme visto che la storia dello scalo trapanese è legata ai vettori low cost, anzi al vettore low cost, Ryanair. Birgi è sostanzialmente chiuso, a causa della pandemia, dallo scorso 16 marzo. Ripartirà da sei compagnie aeree.
Le rotte della Summer 2020
Ryanair: Bergamo dal 2 luglio (sabato, domenica e giovedì); Bologna dal 21 giugno (lunedì, martedì, giovedì, venerdì e domenica); Baden Baden dal 3 luglio (lunedì e venerdì); Pisa dal primo luglio (lunedì, mercoledì, venerdì e domenica).
Alitalia: Roma Fiumicino dal primo luglio (da lunedì a domenica); Milano Linate dal primo luglio (da lunedì a domenica).
Corendon Airlines: Amsterdam dal 7 luglio (martedì); Maastricht dal primo luglio (sabato e mercoledì).
Albastar: Milano Malpensa dal 10 luglio (lunedì e venerdì); Cuneo Levaldigi dal 10 luglio (lunedì e venerdì).
Danish Air Transport (DAT): Pantelleria dal primo luglio (da lunedì a domenica).
Blue Air: Torino dal 4 luglio (martedì e sabato).
La Summer dura fino al 25 ottobre. Ma alla ripresa si aggiungono altre dichiarazioni critiche del presidente Ombra: “A causa del decreto Rinascita il sistema aeroportuale italiano cambierà in peggio. Gli aiuti ad Alitalia faranno più danni del Covid, facendo scappare le compagnie low cost. Prima della fine del 2020, il costo dei biglietti schizzerà alle stelle, riportando il trasporto aereo agli anni Ottanta, con voli cari e introvabili da prenotare con largo anticipo, perché la compagnia di bandiera, non avrà la capacità e i mezzi per poter trasportare tutti i passeggeri”.
