Il Pd è sgomento, dopo l’operazione “Sorella Sanità” che ha colpito duramente il sistema siciliano con 10 arresti per tangenti e mazzette. Per il neo segretario regionale dei dem “L’operazione della Guardia di Finanza che ha portato all’arresto di personalità di primo piano della sanità siciliana, tra cui il coordinatore per l’emergenza Covid in Sicilia, mette in luce una inquietante gestione della pubblica amministrazione che ci lascia sgomenti”. La politica torna ad interrogarsi. “Ancora una volta – ha aggiunto Barbagallo – la magistratura è arrivata prima della politica, aprendo uno squarcio su quello che, da quel che si legge da notizie di stampa, appare come un sistema di gestione illecita che mina alla base la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, anche perché proprio in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo il settore della sanità ha assunto un ruolo centrale”. Barbagallo abbozza una contromisura: “A questo punto è necessario passare ai ‘raggi x’ le gare espletate per appurare eventuali episodi corruttivi che possono avere influenzato l’esito delle procedure di evidenza pubblica, e per verificare che a farne le spese non siano i cittadini con servizi, costi ed apparecchiature meno efficienti di quanto necessario”. Da qui la richiesta del Pd di un confronto in Aula: “Abbiamo ritenuto, più volte, assolutamente inadeguata la gestione dell’ emergenza Covid da parte del governo regionale che oggi si condisce di un ulteriore elemento ombroso e negativo. Chiediamo che il presidente Musumeci riferisca in Aula su quello che sta avvenendo nella sanità siciliana”.
OPERAZIONE “SORELLA SANITA'”. IL PD VUOLE MUSUMECI IN AULA
21 Maggio 2020
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