ALCAMO, CONFISCA DI BENI AI COPPOLA

9 Maggio 2020

Due società e relativo compendio aziendale, attive nel settore edile e di movimento terra – “Trasport Scavi srl” e “L.c.s. s.r.l.“-, due villini, una partecipazione societaria, 11 rapporti bancari. In tutto un milione e 700 mila euro di valore. Si tratta dell’esecuzione della confisca dei beni riconducibili agli imprenditori di Alcamo Nicolò e Leonardo Coppola e del loro prestanome Gaetano Manno. Confisca emessa dal Tribunale di trapani su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia. “Con l’articolata attività investigativa, avviata nel maggio 2011 – si legge in una nota del Comando provinciale dei Carabinieri -, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Palermo e finalizzata alla disarticolazione della Famiglia Mafiosa di Alcamo, veniva documentato l’ingerenza nel tessuto economico-sociale di imprese intestate a prestanome, di fatto riconducibili a soggetti condannati, con sentenze passate in giudicato, per associazione mafiosa ed intestazione fittizia di beni”. “La successiva indagine patrimoniale – continua la nota – consentiva di mettere in evidenza come Nicolò Coppola, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale dal 2007 al 2009, si sia avvalso dei familiari più stretti – il padre Francesco ed il fratello Leonardo – e di Gaetano Manno, già deferito per associazione di tipo mafioso nell’ambito dell’operazione <<Bagolino>>, insieme con Antonino Bonura, reggente della Famiglia di Alcamo, per intestare loro le quote della neo costituita <<Trasport scavi s.r.l.>>. Quest’ultima, veniva istituita ad hoc per eseguire diverse opere di edilizia, sia privata, come il Parco eolico di Alcamo e Partinico, realizzato grazie ai rapporti con l’imprenditore mafioso Angelo Salvatore, che pubblica, come i lavori relativi alla sistemazione della strada provinciale 47 Alcamo Castellammare del Golfo, godendo della protezione e dell’apporto favorevole dell’organizzazione mafiosa”. Le indagini hanno permesso di “documentare un’articolata serie di cessioni e passaggi di quote che consentivano a Nicolò Coppola di continuare ad operare nel settore edile, ricavando profitti che altrimenti gli sarebbero stati preclusi dalle numerose limitazioni derivanti dall’applicazione delle misure di prevenzione personale e patrimoniale già irrogate a suo carico”. La “l.c.s. s.r.l.“, ulteriore società edile è stata costituita da Francesco Coppola e da Gaetano Manno, per aggiudicarsi, in regime d’urgenza, i lavori per la messa in sicurezza relativa alla discarica di Contrada Vallone Monaco di Alcamo.

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