Da mozione a mozione. Da quella “antifascista” – votata dal consiglio comunale, con la richiesta di una dichiarazione antifascista per chi chiedeva il suolo pubblico al Comune – a quella di sfiducia, proposta dai coordinamenti comunali di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Diventerà Bellissima. La prima è finita in punta di diritto. Quella di sfiducia al sindaco Giacomo Tranchida dovrebbe essere – così chiede il centrodestra – presa in considerazione dall’aula per rispettare un principio che ha accompagnato e sostanziato quella “antifascista”. Che, tra le altre cose, condannava il “disprezzo del dissenso”, scrivono i vertici cittadini dei quattro partiti di opposizione. “Disprezzo del dissenso” che registrano nelle ultime iniziative di Tranchida. Ed in particolare in alcuni messaggi social che avrebbe inviato ad alcuni cittadini, in qualche caso rappresentanti di un’associazione del territorio. Messaggi che sono stati messi on line da alcuni destinatari e che hanno determinato la reazione del centrodestra per i toni ed i contenuti, definiti “offensivi” ed anche “deliranti”. Per il centrodestra non ci sono dubbi. Chi ha censurato il “disprezzo del dissenso” e sostenuto la mozione “antifascista”, non si può tirare indietro, ora, che invece di storia si parla di messaggi legati al presente. In attesa di sapere cosa pensa il consiglio i quattro partiti hanno deciso di chiedere le dimissioni del primo cittadino.
TRAPANI, IL CENTRODESTRA CHIEDE LE DIMISSIONI DI TRANCHIDA E CHIAMA IN CAUSA IL CONSIGLIO
7 Maggio 2020
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