TRAPANI, LA CORSA CONTRO IL TEMPO DEL RICORSO AL TAR

5 Maggio 2020

E’ possibile che il ricorso al Tar Lazio del Comune di Trapani contro l’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il decreto della cosiddetta “Fase 2”, venga superato dagli eventi. E’ stato già, in qualche modo depotenziato dalle prime decisioni del Tar. Una nota del Comune ha infatti dato conto del mancato accoglimento dell’istanza di Palazzo D’Alì che invitava il Tribunale a sospendere comunque il provvedimento del premier Conte prima dell’udienza fissata per il prossimo 20 maggio. Il Comune ritiene che sia un atto con profili d’incostituzionalità. Motivi contenuti nel ricorso ed a corredo anche dell’istanza cautelare. Ma le restrizioni imposte dal decreto, che mettono sulla stessa linea tutto il territorio nazionale, anche se interessato a geometria variabile dal virus, con il Nord e parte del Centro sono pressione e con il Sud e le Isole meno colpite, potrebbero essere superate dalle iniziative che lo stesso Conte ha annunciato con il decreto dello scorso 26 aprile, oggetto del ricorso dell’amministrazione Tranchida. Infatti tra il 18 maggio ed il primo giugno buona parte se non tutte le ragioni del contendere del ricorso potrebbero essere superate. Elemento di valutazione che non sfugge alla stessa amministrazione, che dando notizia sulla decisione del Tar ha aggiunto che “l’esito positivo non è precluso, anche se dobbiamo augurarci che – stante il continuo calo della curva epidemiologica – il Governo possa rendere superflua la trattazione del ricorso, disponendo la riapertura delle attività commerciali e artigianali penalizzate dal Dpcm  del 26 aprile 2020, naturalmente nel rispetto delle regole già fissate per altre attività e che saranno eventualmente previste ad hoc per le stesse. Infatti, l’amministrazione, a tutela del diritto alla salute dei cittadini, non arretrerà di un millimetro e vigilerà sul rispetto delle regole di distanziamento sociale”.

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