Non cambia idea. Al contrario, rafforza le sue ragioni. Per l’onorevole Eleonora Lo Curto il rinvio delle elezioni comunali in autunno doveva essere accompagnato dalla nomina di commissari regionali per il governo delle città fino al voto. Ed invece la Prima Commissione – l’ultima parola spetta comunque all’Aula – ha condiviso la scelta del governo Musumeci di prorogare il mandato dei sindaci uscenti. La parlamentare dell’Udc incassa la “sconfitta”, ma rilancia: “Rimango convinta che la proroga fino in autunno dei mandati per i sindaci in scadenza è una forzatura utile solo a chi rimane in carica e potrà fare una lunga campagna elettorale, già in atto attraverso il proprio ruolo istituzionale”. Da qui l’atto d’accusa: “Ho notato come i sindaci si siano dati da fare, come una lobby, per impedire l’approvazione del mio emendamento che prevedeva il commissariamento per i Comuni in cui si dovevano tenere le elezioni in questa primavera. Hanno agito come parte interessata incidendo attraverso una serrata campagna mediatica con l’obiettivo di persuadere che andare a votare significava non avere a cuore in questo momento di emergenza sanitaria il bene dei cittadini. Ciò dimostra come questi sindaci siano mossi solo dalla pervicace volontà di rimanere comodamente in carica”. Il “mirino” della Lo Curto rimane puntato sui primi cittadini: “Tant’è che gli stessi, in questa fase di emergenza sanitaria, si trovano più sui social a far campagna elettorale che realmente impegnati a trovare soluzioni per spendere i finanziamenti erogati dalla regione per l’emergenza alimentare. Prova ne sia che in tanti non hanno attivato le convenzioni diversamente da tanti sindaci non in scadenza”. L’onorevole Lo Curto non risparmia neanche la Commissione Affari Istituzionali dell’Ars, denunciando che al suo interno “è prevalsa una sorta di ignavia istituzionale alla quale ho contrapposto il principio di responsabilità che la politica deve assumersi nel guidare, attraverso processi democratici, i cittadini”. Vicenda quella del rinvio del voto e della proroga del mandato dei sindaci che rischia di mettere in crisi un’intesa politica che si presentava come solida, soprattutto in quel di Marsala, uno dei tre Comuni trapanesi, gli altri due sono Campobello di Mazara e Gibellina, che sarebbero dovuti andare al voto in primavera. L’alleanza che scricchiola è quella con il presidente della Commissione Stefano Pellegrino. L’onorevole Lo Curto non lo risparmia: “Sorprende inoltre la sicurezza del presidente Pellegrino quando afferma, con certezza, che a settembre – quando si vuole far votare – non ci sarà recrudescenza dell’infezione da Covid-19. Invero, tutte le preoccupazioni per il voto subito, relative alla salute, sono pretestuose giacché nella cabina elettorale si entra uno alla volta e con adeguato distanziamento sociale. Bastava solamente prevedere il voto da un sabato al lunedì successivo aumentando anche il numero delle sezioni per tutelare i cittadini sul piano sanitario e garantire la democrazia che così rimane sospesa. Chi deve riflettere rifletta, se serve sono pronta ad una ulteriore azione in Parlamento al momento dell’esame del disegno elettorale”. Annuncia dunque battaglia anche in Aula, quando il disegno di legge potrà essere discusso. La Commissione ha modificato le date della finestra elettorale. La proposta del governo prevedeva l’indizione del voto dall’11 ottobre al 6 dicembre. Il disegno di legge approvato in Commissione inserisce la “finestra” dal 15 settembre al 15 novembre. Prevede anche il voto in due giorni, domenica (dalle 7 alle 22) e lunedì (dalle 7 alle 14). Ennesimo rinvio anche per il voto nei Liberi Consorzi e nelle Città Metropolitane. Nelle ex Province, dopo la riforma a metà del governo Crocetta, con un commissariamento dopo l’altro e con un rinvio delle elezioni di secondo grado, da un anno all’altro, si dovrebbe – così c’è scritto nel disegno di legge – votare “entro 60 giorni dalla proclamazione dei nuovi sindaci e consiglieri comunali, in modo tale da garantire ai nuovi eletti di poter partecipare a tali elezioni indirette”. Via libera della Commissione che ieri aveva registrato la soddisfazione del presidente Pellegrino. “Ringrazio – aveva dichiarato il parlamentare marsalese – per l’ottimo lavoro svolto l’assessore Grasso e i suoi Uffici, nonché i componenti della Commissione, per il prezioso spirito collaborativo nella trattazione del disegno di legge. Sono certo che nessun nuovo picco pandemico potrà colpire la nostra Sicilia e, pertanto, non ritengo sussistente in autunno il pericolo di un ulteriore rinvio delle elezioni”.
REGIONE, RINVIO VOTO COMUNALE. LO CURTO UN FIUME IN PIENA CONTRO I SINDACI. CRITICHE ANCHE A PELLEGRINO
29 Aprile 2020
Notizie Correlate