BIRGI, TRANCHIDA: “IL SISTEMA TRAPANI PER ESSERE PROTAGONISTI CON IL TERRITORIO”

20 Gennaio 2020

La parola d’ordine del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida è “sistema”. E vale anche per l’aeroporto di Birgi. Ha convocato – l’incontro si è tenuto stamattina a Palazzo D’Alì – gli altri sindaci del territorio, i parlamentari nazionali e regionali, le associazioni di categoria, quelle datoriali ed i sindacati ed ha messo su, al termine del confronto, un tavolo tecnico- politico che dovrà seguire ed indirizzare le scelte per il rilancio dello scalo trapanese. Il costituendo tavolo – con i sindaci dei centri più importanti, rappresentanti dell’associazionismo, del sindacato, delle imprese e delle categorie produttive – dovrà sciogliere alcuni nodi già posti all’ordine del giorno dallo stesso Tranchida. Il primo cittadino non intende mollare la presa sui 2 milioni e mezzo di euro per il ristoro dei danni causati dalla guerra in Libia nel 2011. Sono stati trasferiti dalla Regione all’ex Provincia che non è riuscita a spenderli. Sono così tornati alla Regione ma il Consorzio Comunale ha presentato un ricorso al Tar per riaverli. “Che si faccia chiarezza”, ha chiesto Tranchida. La stessa chiarezza che il primo cittadino pone sui 5 milioni di euro, seconda tranche di un contributo nazionale di 10 milioni di euro, anche questi legati al ristoro per i danni per la guerra in Libia: “Dobbiamo capire se ci sono, dove sono e quando potremo utilizzarli”. In agenda anche il capitolo del cosiddetto nuovo co-marketing. Il tavolo fortemente voluto da Tranchida dovrà e potrà dire molto su questo punto: quali Comuni intendono parteciparvi. Oggi le assenze c’erano: almeno la metà dei Comuni ha disertato l’invito. La sedia vuota più pesante quella del Comune di Marsala, che qualche giorno fa ha aperto anche un contenzioso sull’attività del Distretto Turistico Sicilia Occidentale riducendo drasticamente il suo contributo. C’è anche il precedente del vecchio co-marketing. Mancano all’appello ancora 200 mila euro che fanno riferimento ai Comuni di Castelvetrano e Pantelleria. Il presidente della Camera di Commercio Pino Pace ha confermato l’azione legale contro le due amministrazioni ed ha poi annunciato un incontro con i sindaci per spalmare la spesa sulle altre amministrazioni – in attesa del contenzioso giudiziario – che hanno creduto al co-marketing. Alcuni Comuni inadempienti sono rientrati ed hanno consentito al presidente dell’Airgest Salvatore Ombra di riaprire il confronto con Ryanair portando in dote una parte consistente di co-marketing che non era stata pagata rispetto all’accordo 2014-2016. Dunque, prima di ogni valutazione, Tranchida ma pure altri sindaci hanno l’esigenza di sapere su quali forze e su quale condivisione del progetto possono contare. I Comuni, che con i loro sindaci o con gli assessori delegati, hanno detto di voler fare la loro parte sono Erice, Valderice, Paceco, Partanna, San Vito Lo Capo, Mazara del Vallo, Petrosino, Buseto Palizzolo, Custonaci, Favignana. Ad ascoltare c’erano anche i rappresentanti dei Comuni di Castellammare del Golfo e di Alcamo. “Il tavolo – ha voluto precisare Tranchida – è comunque aperto”. Ed ha aggiunto che nei prossimi giorni sarà necessario verificare la disponibilità di ogni singolo Comune. Perché entro marzo, quando si definiranno i bilanci di previsioni, le amministrazioni dovranno avere le idee chiare sul loro investimento per Birgi. Il capitolo Comuni ha però altri paragrafi. Quello più importante e decisivo riguarda l’effettivo trasferimento delle somme. Il presidente Ombra è stato diretto: o si va verso la notifica comunitaria. Di conseguenza si presenta la documentazione in Europa e s’attende l’esito: 3 mesi per chi ci crede di più, 6 mesi per quelli più scettici. Oppure c’è la via del finanziamento della promozione turistica dei territori all’interno dell’aeroporto, soluzione diretta: dalle casse dei Comuni a quella della società di gestione dello scalo. Tranchida ha messo in campo una terza ipotesi di lavoro, chiamando in causa l’Assemblea regionale siciliana. Ad ascoltarlo l’onorevole Eleonora Lo Curto, la sola parlamentare presente all’incontro. Il sindaco ha proposto di superare la burocrazia europea con un sorta di patto tra la Regione ed i Comuni facendo riferimento alla legge uno che trasferisce risorse alle amministrazioni locali per diversi interventi: “Siamo 420 mila abitanti in questa provincia, definiamo 2 euro e 50 ad abitante e diciamo alla Regione riduci il trasferimento ai Comuni che ci stanno per pari importo e siccome sei l’azionista di maggioranza dell’Airgest trasferisci questi soldi all’aeroporto. In più i Comuni che hanno una vocazione turistica saranno chiamati a fare un ulteriore sforzo economico”. Tranchida ha pure allertato gli uffici finanziari del suo Comune per verificare la soluzione della tassa di soggiorno unica per tutta la provincia. Sarà comunque materia del tavolo che dovrà dire la sua su un’altra proposta che Tranchida è tornato a considerare tra quelle prioritarie. Si tratta della liberalizzazione del trasporto pubblico turistico. “Sarebbe – ha ribadito – un punto di forza per il territorio perché aprirebbe nuovi scenari, liberando risorse”.

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