Un colpo durissimo alla credibilità del progetto di marketing territoriale del Distretto Turistico Sicilia Occindentale. Colpo inferto dal Comune di Marsala, che ha ridotto il suo impegno finanziario da 183 a 20 mila euro. Ma ancora più duro il giudizio politico del vicesindaco Agostino Licari che, in aula consiliare, ha parlato apertamente d’inerzia da ‘parte del Distretto. Linea, quella dell’amministrazione Di Girolamo, che non poteva passare inosservata e che ha registrato la reazione del presidente del Distretto Rosalia D’Alì: “Non c’è stata assolutamente alcuna inerzia da parte del Distretto Turistico, e se abbiamo avuto qualche rallentamento quello è stato dovuto proprio al Comune di Marsala che ha tardato sulla determinazione del proprio impegno finanziario, assumendo poi una decisione diversa rispetto a quanto previsto dall’accordo firmato nello scorso giugno dai Comuni aderenti per la creazione di una destinazione turistica del territorio della Sicilia Occidentale”. L’accordo di programma è triennale e chiama i Comuni che l’hanno firmato a sostenere il progetto contribuendo annualmente in quota parte e destinando la metà dell’impegno finanziario che ciascun ente locale destinava al vecchio co-marketing per l’aeroporto di Birgi. Marsala e Trapani sono le due amministrazioni con il maggior peso sulle casse comunali: 549 mila euro in tre anni. Ma la giunta Di Girolamo ha deciso di tirare il freno. La presidente D’Alì ha aggiunto che “dopo la stipula dell’accordo con i 10 Comuni firmatari, come Distretto abbiamo lavorato intensamente per arrivare a dei primi importanti risultati. Nell’ultima riunione del Consiglio di amministrazione, dopo aver verificato la copertura finanziaria, abbiamo deliberato l’approvazione di due dei tre avvisi pubblici previsti per l’individuazione dei fornitori dei beni e servizi necessari per la realizzazione definitiva del piano di destinazione turistica, che tra pochi giorni saranno pubblicati sul MePA. Purtroppo, la drastica riduzione dell’apporto al progetto da parte del Comune di Marsala ha già prodotto dei gravi effetti impedendo, di fatto, la pubblicazione del terzo avviso per il quale è venuta meno la necessaria copertura finanziaria. Ciò causerà un rallentamento dell’attuazione del piano di destinazione e, qualora tale improvvisa e inattesa decisione marsalese non venisse modificata, potrebbe addirittura rendere necessaria una rimodulazione dell’intero progetto”. Ancora la presidente: “Dispiace molto registrare, rispetto all’impegno assunto lo scorso giugno, questo notevole cambio di rotta del Comune di Marsala, su un progetto che ha quale unico obiettivo quello di creare sviluppo per il territorio. Tra l’altro, ai 10 Comuni sottoscrittori dell’accordo dello scorso giugno, si è aggiunto anche il Comune di Mazara del Vallo che ha creduto nella bontà del progetto di attrattività turistica. Tutti i Comuni firmatari, molti dei quali con elevata vocazione turistica, consapevoli dell’importanza di parlare con un linguaggio comune per far crescere il territorio, hanno creduto e credono ancora nella necessità di dare una svolta per la crescita della destinazione Sicilia Occidentale”. Da qui il tentativo della stessa D’Alì d’insinuare un dubbio sull’altro fronte: “Sono rammaricata per gli effetti che una scelta di questo tipo comporterà per i cittadini e per gli operatori turistici di Marsala che contavano molto, per aumentare le loro opportunità di sviluppo e di crescita turistica, sulla partecipazione del loro Comune alla creazione della destinazione turistica del territorio della Sicilia Occidentale”. La presidente del Distretto sposta poi la sua attenzione su Birgi: ” “Accogliamo con grande soddisfazione la recente approvazione, da parte della Giunta regionale, della delibera che assegna all’aeroporto di Trapani-Birgi 9.6 milioni di euro per due anni. Questo è un segnale assolutamente positivo per il territorio e avrà effetti certamente di lungo respiro per il rilancio della destinazione turistica Sicilia Occidentale”. Il colpo inferto da Marsala non è pesante soltanto dal punto di vista economico, perché ne mette in dubbio la consistenza, ma è soprattutto un danno d’immagine che rende l’iniziativa del Distretto, fortemente sponsorizzata dal Comune di Trapani, a corto di credibilità all’esterno. L’adesione è già limitata a 11 Comuni (Trapani, Marsala, San Vito Lo Capo, Favignana, Erice, Valderice, Custonaci, Paceco, Salemi, Buseto Palizzolo e Mazara del Vallo). Il caso Marsala apre una crepa che soltanto la mediazione politica potrà superare.
TRAPANI, DISTRETTO TURISTICO. PRESIDENTE D’ALI’: “NESSUNA INERZIA, MARSALA SBAGLIA”
23 Dicembre 2019
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