FAVIGNANA, PD: “ENERGIA PULITA SULL’ISOLA”

20 Dicembre 2019

La Società Elettrica di Favignana è un pezzo di storia dell’Isola. Dal regime fascista ad oggi ha fornito l’energia elettrica al territorio isolano. La SEA è però anche cronaca giudiziaria dopo la richiesta di rinvio a giudizio della Procura della Repubblica di Trapani che chiede di processare l’amministratore della società Filippo Giuseppe Accardi con l’accusa di inquinamento ambientale, con l’aggravante che il reato sarebbe stato compiuto all’interno dell’Area Marina Protetta. Il gasolio, utilizzato dalla centrale, è finito, per una perdita di carburante, nelle falde acquifere sottostanti. Nel 2016 la SEA è tornata al centro del dibattito politico e cittadino per la sua richiesta di autorizzazione alla realizzazione di un altro impianto. Progetto bocciato dall’amministrazione comunale e dal consiglio comunale e poi anche dalla Regione. Il Pd egadino – con una sua nota – è tornato ad affrontare il problema dell’approvvigionamento energetico del territorio. La premessa era d’obbligo: “Il Partito Democratico delle Isole Egadi condanna la condotta di chi doveva garantire la sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente, tanto delicato per il nostro ecosistema e tanto importante anche per la nostra economia”. I dem mettono poi un paletto sullo sviluppo dell’Isola: “Possiamo ampiamente dire, senza smentita alcuna, che il vero motore delle nostre isole è l’industria del turismo. E dalla bellezza delle nostre isole – storica, culturale e ambientale – dipende il nostro futuro”. Il partito non intende entrare nel merito delle vicende giudiziarie ma punta ad affrontare il caso dal punto di vista politico: “Sia l’onorevole Miceli del Pd, che la deputata Muroni di Leu, oltre all’onorevole Fava del Movimento “Cento Passi” all’Ars hanno voluto ribadire con le loro interrogazioni un cambio di rotta non solo per Favignana ma anche per gran parte delle isole minori italiane”. Da qui la linea da seguire: “Una seria riconversione dell’approvvigionamento energetico in quello che da tutti è considerato un patrimonio da tutelare. Quindi chiediamo una concreta spinta allo sviluppo della produzione di energie da fonti sostenibili, che si vanno a sostituire a quelle da fonti fossili. Inoltre per le isole che ne hanno la possibilità vista la loro morfologia e vicinanza alla terra ferma, si chiede l’interconnessione con un cavo sottomarino.
Quest’ultima alternativa a Favignana è possibile e noi la sosteniamo, lo abbiamo detto in passato e lo ribadiamo ancora una volta oggi”.


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