Non c’è tempo da perdere e servono idee chiare, soprattutto quelle giuste per non fallire nel progetto di rilancio dell’aeroporto di Birgi. Da oggi c’è uno strumento in più per raggiungere la meta. E’ quello del tavolo tecnico che si è insediato all’Airgest. E’ già stato fatto un primo passo per indicare la strada che s’intende seguire. “Sviluppare il traffico dell’aeroporto di Trapani-Birgi puntando sulla metodologia già sperimentata del co-marketing cercando di trovare la soluzione giuridicamente più corretta”. C’è dunque una prima condivisione. Quella del co-marketing che rimanda a precisi e circoscritti investimenti finanziari che saranno a capo della Regione, azionista di maggioranza della società di gestione dello scalo trapanese, e dei Comuni che hanno dato il loro via libera ma finora soltanto a parole. C’è un altro punto fermo. Quello di attrezzarsi tecnicamente e giuridicamente per evitare i passi falsi del passato o comunque che il progetto di rilancio di Birgi possa essere condizionato e fermato dal rischio d’incorrere in aiuti di Stato che l’Unione Europea sanziona e che possono aprire contenziosi giuridici di fronte a qualsiasi gara per affidare nuove rotte. I due punti cardine del tavolo sono stati condivisi e definiti dai suoi protagonisti: il presidente di Airgest Salvatore Ombra, il presidente di Confcommercio Trapani Pino Pace, il presidente di Sicindustria Trapani Gregory Bongiorno, il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Trapani Mario Sugameli, il presidente dei Consulenti del Lavoro di Trapani Leonardo Giacalone e il presidente di CNA Trapani Luigi Giacalone, in rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati di Trapani, Giuseppe Marabete. E per essere immediatamente operativo il tavolo ha deciso anche di avvalersi della consulenza del professore Nicola Romana, esperto del settore. Chiamato in causa anche Gildo La Barbera, esperto in politiche territoriali. E nella nota ufficiale che ha dato conto dei lavori del tavolo si entra nel merito della questione dirimente: “L’obiettivo è quello di verificare, innanzitutto, la legittimità di un’azione di co-marketing, finanziata in parte dalla Regione e in parte dai Comuni del territorio, per attrarre le compagnie aeree e garantire il traffico passeggeri senza incorrere nelle problematiche degli aiuti di Stato. I sindaci del territorio hanno già più volte ed ufficialmente manifestato la disponibilità a finanziare una nuova campagna di co-marketing ma chiedono garanzie sulla legittimità e sulla procedura di trasferimento delle somme”.