CERAMI ED IL VILLINO NASI, TRANCHIDA E LA STRADA PROVINCIALE 21

6 Novembre 2019

Ormai è uno scontro istituzionale senza esclusione di colpi e con pochi precedenti. Da un lato il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida ed il suo Comune, dall’altro il commissario del Libero Consorzio Comunale Raimondo Cerami. Hanno “litigato” e “litigano” sul Distretto Turistico ed il suo progetto di marketing territoriale. Cerami l’ha bocciato. Il Comune ha reagito. L’assessore Rosalia D’Alì ha provato a metterci una pezza, ma le posizioni sono rimaste distanti. Cerami aveva parlato di doppione con il rischio di sprecare denaro pubblico. Il Distretto ed il Comune hanno replicato che il progetto in questione è tutt’altra cosa rispetto a quella indicata dallo stesso Cerami e che gli strumenti operativi – un portale in particolare – che lo stesso commissario aveva messo a disposizione erano superati e non in linea con le scelte del Distretto. Lo scontro ha poi avuto come epicentro, il Villino Nasi e la decisione del Consorzio di affidarlo in gestione. Il Comune ha presentato una sua proposta. Ma soprattutto, con il sindaco Tranchida, s’è lamentato del percorso seguito da Cerami che, a suo dire, davanti ad una proposta di un altro ente e di un Comune che ospita nel proprio territorio il bene culturale oggetto del contendere avrebbe dovuto prendere forma una sorta di corsia preferenziale. Cerami è notizia di qualche ora non è stato dello stesso avviso. Ha presieduto la commissione giudicatrice delle proposte – ne sono arrivate anche tre da parte di privati – e le ha bocciate tutte. Azzerata la situazione dunque, con la richiesta agli uffici di procedere ad una nuova procedura e l’impegno a coinvolgere nella scelta prossima ventura la Soprintendenza ai Beni Culturali. Cerami nella sua nota di aggiornamento sulla caso Villino Nasi ha voluto precisare che la proposta del Comune era sostanzialmente senza un reale progetto per la gestione del bene storico. Tranchida, sempre nelle stesse ore, ha aperto un nuovo fronte, quello della sicurezza stradale. Sotto osservazione la strada provinciale 21 – quindi di competenza del Consorzio – ed il tratto “compreso tra il Mulino Maria Stella ed il ponte Verderame, soprattutto nelle ore serali e notturne, a causa dell’assenza dell’illuminazione pubblica”. Quella del sindaco non è una segnalazione ma una diffida ad intervenire entro 10 giorni. Il sindaco mette sul tavolo anche un sopralluogo della Polizia locale che ha confermato la pericolosità del tratto stradale, più volte denunciata dai cittadini che lo percorrono.

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