ERICE, LE STRISCE BLU, L’ATM, LA FUNIERICE E LE DOMANDE DI MALTESE

30 Ottobre 2019

Il confronto-polemica era nell’aria, s’annusava. Ora è ufficiale. Ha un nome ed un cognome, Vincenzo Maltese, che parla non da dirigente di partito (DB) ma da presidente dell’Osservatorio per la Legalità. Il caso sta per montare ed avrà, ancora una volta, il Comune di Erice come epicentro. Ci sono di mezzo i parcheggi a pagamento. Appena qualche giorno fa, una nota dei sindacati metteva in guardia su ciò che sta accadendo alle strisce blu ericine. “La ditta concessionaria del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento e il Comune ericino – si leggeva nella nota di Filcams Cgil, Uiltucs d Confintesa Trapani – hanno deciso di risolvere consensualmente e anticipatamente il contratto che li lega, che avrebbe avuto scadenza naturale nel giugno 2021. Adesso, invece, è stato stabilito che il rapporto che lega Soes e Comune di Erice terminerà il 31 dicembre 2019. I lavoratori impiegati dalla Soes Spa hanno contratto a tempo indeterminato, dieci a tempo pieno, la restante parte con part time verticale”. Ed è in questo contesto che s’inseriscono i dubbi-polemica di Maltese. “Perché pur avendo una società partecipata, Funierice, l’amministrazione Toscano non affida la gestione strisce blu alla stessa?”. L’amministrazione della sindaca Daniela Toscano punta infatti ad affidare i parcheggi a pagamento all’ATM, società interamente partecipata dal Comune di Trapani. “Perché – continua Maltese – l’amministrazione della Vetta vuole entrare in ATM, società partecipata della Comune di Trapani, suppongo acquistando quote societarie ed affidare così i parcheggi a pagamento alla stessa ATM?”. Scelta, quella dell’amministrazione, che chiama in causa i sindacati. Nella loro nota aggiungevano: “Il termine della concessione è imminente, per cui chiediamo all’amministrazione comunale ericina di convocarci per confrontarci sulle possibili soluzioni da adottare per salvaguardare i posti di lavoro. In una riunione di alcuni giorni fa c’è stato comunicato che il Comune ha iniziato a predisporre adempimenti per attuare nuovamente il servizio. Tuttavia, considerata la ristrettezza dei tempi, prospettiamo un incontro imminente”. Il presidente dell’Osservatorio la pone come domanda ma è chiaro che non condivide la scelta della sindaca: “Non è meno dispendioso per le casse comunali, e quindi per i contribuenti ericini, affidarlo in house alla propria partecipata Funierice dove già detiene quote societarie piuttosto che acquistare ulteriori quote in ATM, garantendo nel primo caso peraltro il passaggio dei lavoratori della Soes?”. Maltese, con le sue domande, torna alla rescissione del contratto con la Soes: “Perché l’amministrazione Toscano ha rescisso il contratto con Soes anticipatamente rispetto al termine contrattuale? Nel caso in cui Funierice avesse dato disponibilità alla gestione in house scatterebbe l’obbligo di motivazione circa la valutazione di congruità economica da parte del Comune di Erice”.

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