TRAPANI, STRATEGIA VINCENTE PER LA DIFFERENZIATA. MESE DI APRILE DA RECORD, OLTRE IL 65%

12 Settembre 2019

La differenziata va. La strategia del Comune di Trapani, con la terapia d’urto, voluta dall’amministrazione Tranchida, sta dando i suoi risultati. Nello scorso mese di aprile la raccolta ha raggiunto quota 66,8%, quasi 2 punti sopra la soglia minima del 65% prevista dalla Regione entro il prossimo 31 dicembre per evitare sanzioni. Da gennaio ad aprile, nel capoluogo, c’è stato un crescendo rossiniano. A gennaio scorso la differenziata era al 21%. E’ passata al 32,1% a febbraio, per salire ancora al 47,75 a marzo. Un ulteriore balzo quello di aprile che consente al Comune di avere una differenziata, riferita ai quattro mesi in questione, che si attesta al 41%. La meta del 65% non è dunque ancora vicina ma la progressione in atto può far bene sperare a Palazzo D’Alì. Il Comune del territorio trapanese che differenzia di più è Pantelleria, con una media, nei primi quattro mesi del 2019, del 75,4%. Quello che differenzia di meno, Castelvetrano con il 26,3%. Sono numeri ufficiali, che sono stati distribuiti dalla Regione, che ha raccolto, a sua volta, le percentuali comunicate dai singoli Comuni siciliani. La differenziata sull’Isola si attesta sul 38,35%. La provincia di Trapani è nel complesso al 52,1%. Viene superata soltanto da Enna (54%) e da Ragusa (57,7%). Tutte le altre province rimangono dietro.

La raccolta differenziata in provincia gennaio-aprile 2019

Pantelleria 75,45; Salemi 74%; Custonaci 70,7%; Petrosino 69,2%; Mazara del Vallo 68,8%; Salaparuta 67,6%; Poggioreale 67,6%; Gibellina 66,5%; Calatafimi-Segesta 65,4%; Paceco 63,3%; Marsala 61,5%; Valderice 61%; Favignana 55,6%; Vita 55,6%, Buseto Palizzolo 54,3%; Alcamo 53,7%; Erice 52,3%; Partanna 47,7%, Santa Ninfa 43,7%; Trapani 41%; Campobello di Mazara 33,3%; San Vito Lo Capo 32%; Castellammare del Golfo 29,5%; Castelvetrano 26,3%.

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