La politica marsalese è pienamente rappresentata dal voto sul bilancio di previsione del 2019. L’aula l’ha votato a maggioranza, nella seduta di ieri, e l’ha modificato, con il via libera a 18 emendamenti. Significativi i numeri. L’atto deliberativo è stato approvato con 10 voti a favore e 4 contrari, in un consiglio che può contare su 30 rappresentanti. Più della metà dei consiglieri non ha partecipato al voto. Il gruppo di Iniziativa Democratica Popolare (Coppola, Sinacori) ha abbandonato i lavori consiliari al momento della votazione. Il disco verde allo strumento finanziario è arrivato in seduta di prosecuzione che ha così consentito di abbassare la soglia sia per il numero legale che per i voti necessari all’approvazione del bilancio (almeno 8). Il presidente Enzo Sturiano ha fatto votare per appello nominale. Hanno detto sì allo strumento finanziario: Enzo Sturiano, Calogero Ferreri, Alfonso Marrone, Federica Meo, Giuseppe Cordaro, Mario Rodriguez, Leonardo Coppola, Arturo Galfano, Luana Alagna e Linda Licari. Ci sono dunque i voti del Pd (Meo, Alagna, Ferreri e Mario Rodriguez) e quelli di singole posizioni politiche ancora tutte da definire, a cominciare da quella del presidente Sturiano che tuttavia alle Europee ha scelto l’Udc. Hanno invece votato contro l’ex Pd Antonio Vinci, la consigliera Ginetta Ingrassia, il grillino Aldo Rodriguez ed il socialista Michele Gandolfo. Numeri quanto mai chiari. Il sindaco Alberto Di Girolamo non ha una maggioranza in consiglio. Non è una novità ma il voto sul bilancio l’ha ribadito con forza. Numeri che dicono anche che c’è un solo partito, il Pd, che regge ancora alla prova del voto e che diversi consiglieri – tra assenze e voto autonomo ed indipendente – sono alla ricerca di una nuova linea politica.
MARSALA, BILANCIO APPROVATO. REGGE SOLTANTO IL PD
18 Luglio 2019
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