Il gruppo Castiglione accetta la sfida e cala le reti. La Tonnara di Favignana torna a vivere. L’annuncio è ufficiale ed arriva dall’azienda trapanese. “L’attuale distribuzione delle quote non garantisce la sostenibilità economica della tonnara. Il rischio imprenditoriale è molto alto – ha sottolineato l’amministratore Filippo Amodeo- ma la nostra ambizione è essere partner tecnico di amministrazioni locali e nazionali e assieme a loro dare dignità al nostro territorio attraverso la pesca sostenibile, l’indotto e il turismo, la ripresa degli antichi mestieri, le produzioni di eccellenza”. Il decreto ministeriale assegna un surplus di quota indivisa di 84,69 tonnellate al sistema di pesca con tonnare fisse. Ed è con questa decisione che dovrà misurarsi il gruppo Castiglione. In una nota dell’azienda si specifica che “calare la Tonnara equivale a occupare circa 50 addetti e coinvolgere un indotto significativo. Inoltre, la ripresa della pesca, significa recuperare la lavorazione e l’inscatolamento del tonno rosso del Mediterraneo. A questo scopo la famiglia Castiglione ha acquistato il marchio Florio, futuro portavoce di una produzione a km zero, espressione di un territorio e delle sue eccellenze. Chiudendo così un circolo virtuoso iniziato con il fondatore, proseguito con i figli e i nipoti, tessuto con passione e professionalità e con le reti finalmente di nuovo in mare”.
FAVIGNANA, “CASTIGLIONE” CALA LE RETI PER LA TONNARA
1 Maggio 2019
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