Altri due arresti collegati all’operazione “Mafia Bet” che ha portato già alla custodia cautelare in carcere per Jonn Calogero Luppino, lo zio Salvatore Giorgi e Francesco Catalanotto. Si tratta di Giacomo Barbera (66 anni) e di Paolo De Santo (44 anni). Il primo è accusato di avere ricevuto soldi da Luppino per bonificare gl uffici dalle microspie. Luppino riteneva di essere controllato ed aveva affidato il compito a Barbera di mettere fuori gioco gli “strumenti” operativi delle forze dell’ordine. Barbera è stato condannato definitivamente per il tentato omicidio di Nunzio Spezia che avrebbe dovuto uccidere per nome e per conto del boss Natale Ala, morto nel 1990. Giorgi aveva chiesto al nipote Luppino di prendersi cura di Barbera che aveva notevoli difficoltà economiche. De Santo era invece l’intermediario tra Luppino ed il boss in carcere Franco Luppino. Era lui che si recava da Jonn per presentare la “lista della spesa” del boss in carcere. Quasi ogni mese arrivava la richiesta e Joon Luppino provvedeva a consegnare ingenti somme di denaro che De Santo consegnava alla moglie del boss in carcere. Era dunque Lea Cataldo a gestire i soldi. De Santo è legato al boss Luppino perché ha sposato una sua nipote. Joon Luppino gli ha chiesto più volte di non esagerare con la richieste di denaro ed insieme allo zio Giorgio ha auspicato la fine della detenzione del Luppino per evitare il continuo esborso di soldi. “Mafia Bet” è una operazione dei Carabinieri e della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo che ha permesso di fare luce sul sistema delle scommesse e sui legami tra le famiglie mafiose della Valle del Belice.
OPERAZIONE “MAFIA BET”, DUE NUOVI ARRESTI
15 Marzo 2019
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