MAZARA, TARANTOLO: “CHI HA SCELTO IL CANDIDATO RANDAZZO? NOI NON LO CONOSCIAMO”

20 Ottobre 2018

La Lega presenta il suo candidato sindaco a Mazara del Vallo, scegliendo il consigliere Giorgio Randazzo, e si apre la polemica con il movimento “Cambiamo volto al Territorio”, vicino al partito salviniano. Il suo leader Salvatore Tarantolo è durissimo: “Apprendiamo con nostro grande stupore, da un invito stampa su Facebook, che vi è un candidato a sindaco della Lega nella città di Mazara del Vallo. Nulla da obiettare nella persona del candidato, tanto che non lo conosciamo, ma lo stupore deriva dal fatto che si parli di primo candidato sindaco del nuovo corso”. Tarantolo non riconosce e non legittima il nuovo corso. Anzi, lo critica: “La domanda legittima, da chi per primo è sceso in campo, per la Lega, mettendo cuore, tempo, energia, passione e faccia, senza mai indietreggiare, anche quando qualcuno ci spingeva nel fosso, è la seguente: ma un partito che in provincia non ha mai avuto la volontà, e non si capisce il perché, di organizzarsi in maniera capillare su tutto il territorio, che di volta in volta, chi viene indicato ad organizzare il partito, sembra essere investito da un incarico che lo porti ad essere al di sopra di tutto e tutti, come se tale investitura venisse accompagnata da un alone di divinità immune e giudicante, come può indicare un candidato e parlare di nuovo corso? Quando un corso non vi è mai stato? Quando non vi è nemmeno un direttivo?”. Tarantolo mette in discussione la candidatura di Randazzo: ” Da quale riunione appassionata e da chi è stato condiviso e sottoscritto questo nome?”. Da qui l’annuncio che “Cambiamo Volto al Territorio” non si farà da parte alle Comunali. “Il nostro movimento – ha sottolineato Tarantolo –  tanto ha fatto e tanto continuerà a fare per gli amici della Lega, anche a Mazara del Vallo, dove vi è un gruppo compatto forte ed ambizioso, che fa riferimento al movimento, che punta ad essere protagonista per le Amministrative in città”. Se non è un braccio di ferro, poco ci manca. Ora tocca alla Lega farsi sentire.

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