“Afrodite Pesca” e “Matteo Mazzarino” stanno facdendo rotta verso Mazara del Vallo. L’ennesima “guerra” della pesca è durata pochi giorni. La diplomazia italiana è stata quanto mai convincente con le autorità libiche ed i due pescherecci mitragliati e sequestrati si avviano verso casa. Per il presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu Nino Carlino si tratta di un risultato importante: “Eravamo a ben ragione fiduciosi, fin dalle prime ore del sequestro da parte della motovedetta libica, che i due pescherecci mazaresi ” ed i complessivi 13 membri degli equipaggi potessero essere rilasciati nel più breve tempo possibile. Pertanto ringraziamo il Governo Nazionale, la Farnesina, il Governo Regionale ed il Comando Generale delle Capitanerie di Porto che hanno seguito costantemente la vicenda e per la vicinanza mostrata ai nostri pescatori”.Carlino ha ricevuto una nota dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che annunciava il rilascio dei due pescherecci, bloccati dai militari libici nella sera dello scorso 9 ottobre a circa 30 miglia a nord di Derna e condotti al porto di Ras Al Hilal. Carlino si è subito messo in contatto con gli armatori di “Afrodite Pesca” e “Matteo Mazarino”. Le due motonavi hanno lasciato il porto libico all’una di questa notte. “Alle società armatrici – sottolinea la nota del Distretto – non è stata fatta pagare nessuna ammenda. Invece è stato confiscato l’intero pescato dei due motopesca del quale minima parte riferibile all’attività di pesca condotta all’interno della cosiddetta Zona Economica Esclusiva che la Libia, dal 2005, ha stabilito unilateralmente estendendo di fatto le proprie acque nazionali di 62 miglia oltre le 12 convenzionali”.
RILASCIATI I DUE PESCHERECCI DI MAZARA DEL VALLO. CARLINO: “ERAVAMO FIDUCIOSI”
12 Ottobre 2018
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