Sicindustria Trapani, Cgil, Cisl e Uil sono d’accordo su Birgi: “Il bando per trovare uno o più vettori che volino da e per Trapani, per la cifra di 11 milioni e 235 mila euro, con contratto triennale, può essere solo un punto di partenza per il rilancio dello scalo aeroportuale di Birgi. Da solo, infatti, è insufficiente a produrre il traffico aereo di qualche anno fa”. Il sindacato schiera i suoi segretari provinciali, Filippo Cutrona (Cgil), Eugenio Tumbarello (Uil) e Leonardo La Piana (Cisl), Sicindustria Trapani, il suo presidente Gregory Bongiorno. La loro preoccupazione-messaggio intendono qualificarla e definirla in un incontro con il Prefetto Darco Pellos. E’ infatti a lui che si rivolgono, per il suo ruolo di garanzia. “E’ fondamentale – aggiungono i tre segretari ed il presidente – conoscere e capire quale strategia si intende mettere in atto per far funzionare nuovamente a regime l’aeroporto. Ricordiamoci che la tempistica è essenziale. Ogni settimana che passa equivale a bruciare settimane di programmazione di voli. Il nostro dubbio più grande è relativo alle somme che il bando mette a disposizione. Siamo sicuri che siano sufficienti?”.Quesito che intendono discutere con il Prefetto, “per verificare la possibilità di altre ipotesi progettuali relative allo scalo aeroportuale trapanese come ad esempio la possibilità di un nuovo accordo di co-marketing con i Comuni nonchè la ipotesi di fusione fra le società che gestiscono gli scali di Trapani e Palermo”.
BIRGI, SINDACATO E SICINDUSTRIA CHIEDONO UN INCONTRO AL PREFETTO PER IL FUTURO DELL’AEROPORTO
7 Settembre 2018
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