Colpito ed affondato. Almeno dal consiglio comunale. E’ il bando dell’ATM per definire una nuova graduatoria degli “Ausiliari del Traffico”. E’ lo strumento necessario per le assunzioni a tempo determinato (40 ore settimanali). Ma per l’aula, il bando è scritto male e va sospeso e ritirato. “C’è qualcosa che non va”, ha dichiarato il capogruppo di “Amo Trapani” Peppe La Porta. “Sia il bando iniziale che i chiarimenti – ha aggiunto – non sono convincenti. C’è il rischio di contenziosi perché alcuni requisiti sono incomprensibili. Esami tossicologici, patente A3, la commissione aggiudicatrice che comprende l’amministratore unico che, ricordo, è di nomina politica”. Il bando è in corso perché le domande possono essere presentate fino alle 12 del prossimo 27 luglio. E’ prevista una prova scritta ed un colloquio orale. “Il bando – ha sottolineato La Porta – dà facoltà all’amministratore unico di nominare un esperto per la conoscenza di almeno una lingua straniera. Non funziona. Credo che sia necessario intervenire”. Il bando ha subito un attacco trasversale. Anche il Movimento Cinquestelle, con Francesca Trapani, ha colpito duro: “Il limite d’età è sbagliato e va eliminato”, perché pone una linea di confine a 48 anni. Bando bocciato pure dai consiglieri Anna Lisa Bianco (Trapani con Coerenza) ed Alberto Mazzeo (Trapani Tua), che ha però concordato con il limite d’età: “Ritengo che per il lavoro che fanno gli Ausiliari del Traffico sia necessario avere una condizione fisica e d’età adeguata”. Intervento tecnico-politico da parte del consigliere Dario Safina (Demos-Cambiamenti): “Parlo anche da avvocato. Si tratta di un bando irragionevole. Una patente non può avere più punteggio di un titolo di studio, lo stesso limite d’età non ha alcuna ragione d’esistere. Ritengo che l’amministrazione debba intervenire nei confronti dell’ATM, società partecipata, per evitare che il bando venga impugnato con ricorsi”. L’affondo sul bando – graduatoria triennale – è stato portato avanti sulle questioni di merito della selezione, ma non poteva non avere una dimensione politica. L’amministratore unico, Massimo La Rocca, è stato nominato dall’ex sindaco Vito Damiano. L’ATM è da sempre un “sottogoverno” ambito dalla politica. Ma l’ex primo cittadino indicò la nomina di La Rocca come un punto di svolta. Nel luglio del 2016, subito dopo la designazione da parte dell’assemblea dell’ATM, dichiarò: “Si è raggiunto, finalmente, un importante e significativo risultato nella gestione della cosa pubblica: l’abolizione dei <<sottogoverni>> così come per tanto, troppo tempo sono stati considerati importanti e delicati incarichi che avrebbero dovuto, invece, essere conferiti a professionisti capaci e scevri da qualsivoglia condizionamento politico”. La Rocca venne nominato al posto di Giuseppe Randazzo – alla scadenza del suo mandato – e nella fase di rottura tra Damiano ed i partiti presenti in consiglio. L’ex sindaco chiese, senza ottenerle, le dimissioni di Randazzo, dopo lo strappo con le forze politiche. Richiesta di dimissioni legata alla stessa nomina di Randazzo che venne scelto da Damiano per rispettare un accordo politico: quello con il Pdl, poi Forza Italia, con un intermezzo Ncd e soprattutto con Giuseppe Guaiana, attuale presidente del consiglio. Randazzo è il presidente di “Amo Trapani”. Il sindaco Giacomo Tranchida rispetto alle richieste ed agli interventi consiliari ha rimandato “ad un necessario approfondimento del bando”. Ed ha aggiunto: “C’è qualcosa che stride. Valuteremo meglio per dare garanzie ed opportunità a tutti”.