L’opposizione a Marsala è competenza del sindacato. Ancora meglio: di un solo sindacato. Il Sinalp (Confederazione Sindacale Nazionale Autonoma di Lavoratori e Pensionati) del segretario provinciale Ignazio Parrinello. La richiesta è netta: “Il sindaco Di Girolamo deve dimettersi”. Soluzione drastica dunque. E non certo nuova, perchè anche l’anno scorso il Sinalp era arrivato alla stessa conclusione dopo avere verificato i risultati raggiunti dall’amministrazione comunale. Il lavoro della giunta Di Girolamo viene considerato insufficiente e dannoso per la città. Nel 2017 la richiesta di dimissioni aveva ricevuto una piccata replica del primo cittadino che aveva messo in discussione la rappresentatività della sigla sindacale. Il segretario Parrinello torna su questo punto: “Per aver evidenziato queste mancanze, anche strutturali, siamo stati attaccati con varie e risibili motivazioni tra le quali anche quella della nostra non rappresentatività come organizzazione sindacale. Accusa alla quale avevamo risposto presentando il Sinalp, visto che pur avendo dipendenti comunali nostri iscritti il sindaco dichiarava di non conoscerci, e precisavamo di agire esclusivamente per il bene e la crescita di Marsala”. L’esito del confronto a distanza sul rilancio della città viene considerato fortemente negativo. “Da allora – aggiunge Parrinello – è trascorso un altro anno e quella nostra nota, che speravamo servisse almeno da stimolo per aggiustare il tiro nella operatività e strategia della macchina amministrativa, è sostanzialmente rimasta lettera morta. Il Sinalp si prepara ad una nuova sfida con Di Girolamo: Siamo certi che riceveremo le vibrate proteste della giunta di governo cittadino per aver risollevato il problema della inefficienza e della sostanziale assenza degli amministratori e ci racconteranno quanto sono stati bravi fino ad oggi, ma purtroppo dalle semplici dichiarazioni ai fatti il mondo cambia ed i cittadini vedono e vivono in prima persona quanto si è fatto o non si è fatto per il bene della città”. Il sindacato non si limita alle critiche ma indica anche il nodo da sciogliere: “Marsala, una città unica per la sua peculiarità di città territorio, una città vocata al turismo con eccellenze invidiate e riconosciute da tutti come le saline con i suoi mulini, l’eccellenza assoluta del Vino Marsala, le sue cantine uniche nel panorama vitivinicolo nazionale, che da sole la qualificano come città turistica, con i suoi percorsi naturalistici, con la sua millenaria storia e cultura, seconda solo a Siracusa, con le sue spiagge spettacolari ed infine con il suo importante porto turistico, ops il porto è ancora solo nella mente degli amministratori che negli ultimi 40 anni si sono susseguiti”. Ed ancora: “Da città territorio, Marsala è divenuta la città in abbandono, con strade al buio, quartieri e frazioni completamente abbandonate, ed a questo proposito consigliamo di togliere anche le poche indicazioni stradali rimaste onde evitare che ci si possa accorgere del degrado e dello stato di abbandono in cui versano”. L’affondo del Sinalp trapanese ha il sigillo politico del segretario regionale Andrea Monteleone e di quello cittadino Gaspare Licari. Per il sindacato autonomo soltanto nuove elezioni possono imprimere una svolta nel governo della città.