La replica dell’ex assessore Matilde Mattozzi non s’è fatta attendere. Lei, “Diventerà Bellissima” l’ha lasciata anche per protestare contro il declassamento dell’Ospedale della sua città. Lui, dirigente di “Diventerà Bellissima” difende la nuova rete ospedaliera. Comprende il dissenso che sta montando a Castelvetrano, ma per Vincenzo Abate è il risultato complessivo che deve essere preso in considerazione: tre DEA di primo livello, Trapani, Marsala e Mazara del Vallo che qualificano la sanità trapanese. Il confronto a distanza è tra colleghi. Sia Mattozzi che Abate sono avvocati. La prima va giù duro: “Il tentativo di <<mediazione>>, cosi come è stato definito l’intervento del dirigente regionale di DB Vincenzo Abate, è un insulto alla mia intelligenza ed a quella dei cittadini della Valle del Belice. Non ci sono istanze da comprendere, né amici di Castelvetrano da consolare. Non si può rivendicare come risultato positivo un dato meramente numerico riempendosi per l’ennesima volta la bocca di numeri”. Ed ancora: “Non si può affermare che questo piano sia stato redatto avendo come obiettivo primario <<la tutela della salute>> dei cittadini”. L’ex assessore continua a picchiare duro: “Non sono mai stata una studentessa modello in geografia ma so ancora valutare le distanze; tre ospedali di primo livello raggruppati su Trapani, Marsala e Mazara del Vallo ed un intero territorio, quello della Valle del Belice, totalmente scoperto di reparti come Ostetricia, Rianimazione ed Oncologia. Non è un piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, è una farsa”. Bocciatura netta: “Tre ospedali di primo livello in provincia, di cui due nell’arco di 20 chilometri, ed un’intera area della provincia servita da una rete stradale indecente, priva dell’eccellente assistenza medica avuta fino ad ora. Mi dispiace avvocato Abate: gli abitanti della Valle del Belice non sono cittadini di serie B ed hanno lo stesso diritto alla salute di coloro i quali hanno avuto la forza di eleggere un deputato all’Ars”. Matilde Mattozzi attacca anche sul fronte della visione strategica complessiva che Abate punta a valorizzare esaminando la nuova rete ospedaliera: “Qual è la visione complessiva che mi mancherebbe? Non ci vogliono 10 diottrie per percepire ciò che è sotto gli occhi di tutti. Vincoli stringenti della Corte dei Conti? Il diritto alla salute è costituzionalmente garantito, la Costituzione non soggiace a nessun’altra fonte ma non dovrei certamente spiegarlo a chi dovrebbe saperlo tanto quanto me. Non ribalti la responsabilità di una logica meramente politica, né sul campanilismo, né sulle regole e non venga a parlare ai castelvetranesi di dialogo costruttivo. Il governo regionale ci ha deliberatamente ignorato da mesi. Auguro all’intero governo regionale di non dover avere sulla coscienza un padre, un figlio, un marito, una moglie che non si sono salvati per non essere arrivati in tempo in una struttura adeguata a salvargli la vita; fossi in loro non ci giurerei”.